“I poveri sono destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico”. Lo ha ricordato Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, che sarà celebrata il 18 ottobre. Secondo Bergoglio, però, la opzione preferenziale per i poveri non significa agire “ideologicamente”, bensì “identificarsi con i poveri come ha fatto Lui, rinunciando all’esercizio di ogni potere per diventare fratelli degli ultimi”, per portare loro “la gioia del Vangelo e la carita’ di Dio”.
Nel suo messaggio, il Papa ha indicato la sfida primaria della missione oggi, ovvero “rispettare il bisogno di tutti i popoli di ripartire dalle proprie radici e salvaguardare i valori delle rispettive culture”. Ogni popolo ed ogni cultura, infatti, ha “il diritto di farsi aiutare dalla propria tradizione” a comprendere il mistero di Dio e ad accogliere il Vangelo.
Inoltre, il testo ha rammentato che al centro del messaggio evangelico ci sono “i piccoli, gli infermi, i disprezzati e i dimenticati”, perché “esiste un vincolo inseparabile tra la fede ed i poveri”. I consacrati missionari abbiano chiaro questo punto, dice il Papa: scegliere di seguire Cristo nella sua opzione preferenziale per i poveri non significa agire “ideologicamente”, bensì “identificarsi con i poveri come ha fatto Lui, rinunciando all’esercizio di ogni potere per diventare fratelli degli ultimi”, portando loro “la gioia del Vangelo e la carita’ di Dio”.