Non dovrebbe esistere eppure c'è. Gli scienziati, infatti, hanno scoperto un pianeta extrasolare (esopianeta) in orbita attorno a una stella nana. Un fatto più unico che raro che “sfida” l'attuale modello e teoria che spiega la formazione della maggior parte dei pianeti, ma che potrebbe aiutare a far luce sull'origne e sull'evoluzione del Sistema Solare.
La scoperta
La sensazionale scoperta è stata fattagli astronomi di un consorzio internazionale che hanno utilizzato lo strumento Carmenes, montato sul telescopio di Calar Alto, ad Almeria, per monitorare nell'arco di tre anni, 300 stelle piccole e fredde, meglio note come nane rosse, le più comuni nella Via Lattea. Il pianeta è un gigante simile a Giove che orbita attorno a una piccola stella con una massa pari ad un ottavo di quella del Sole. L'interesse degli astronomi non riguarda il suo potenziale abitabile, perché si tratta di un pianeta “ostile”, formato da gas che hanno una temperatura di oltre 120 gradi sotto lo zero a causa del poco calore che gli viene fornito dalla sua stella.
La particolarità del nuovo pianeta
Ma allora cosa ha di così interessante? L'anomalia principale sta proprio nelle masse dei due corpi celesti: un pianeta grande attorno a una stella molto piccola. Per capirci meglio: è come se gli scienziati attorno a una stella picccola avessero trovato Giove, quando invece avrebbero dovuto trovare la Terra. Secondo le teorie attuali, infatti, non dovrebbe esserci un gigante gassoso intorno a una nana rossa. Ma il punto è tutto qui, non dovrebbe. Questa scoperta probabilmente spingerà a rivedere le teorie finora accertate sulla formazione dei pianeti.