Si chiama l’Occhio della Medusa, ma non ha nulla a che fare con il personaggio mitologico o con gli animali planctonici che popolano le acque dei nostri mari. In realtà si tratta di una nursery di stelle appena nate, generata dallo scontro di due galassie. E’ stata scoperta nella prima immagine scattata con dal più potente radiotelescopio attivo nell’emisfero nord, Il Noema ( Northern Extended Millimeter Array), situato sulle Alpi francesi.
Come riporta l’Ansa, le stelle appena appaiono ancora avvolte nelle nubi di polvere che le hanno generate, la regione che a dato loro vita si estende per 500 anni luce, all’interno della “Medusa merger” una collisione fra due galassie a 100 milioni di anni luce dalla Terra, nell’Orsa Maggiore.
“Queste osservazioni ci mostrano che Noema nei prossimi anni ci permetterà di scoprire ed esplorare il complesso processo di formazione stellare nei luoghi più nascosti dell’universo, Spiega ROberto Neri, direttore scientifico dell’osservatorio Noema.
“E’ stata una grande sorpresa vedere questa regione e vedere brillare la luce di migliaia di stelle di recente formazione. – ha dichiarato Sabine Koenig, la ricercatrice a capo del gruppo che ha effettuato la scoperta – Questa regione risulta essere il vivaio di stelle più estremo nato da questo scontro galattico”.
Altri telescopi in precedenza avevano osservato la fusione di Medusa, ma nessuno aveva individuato l’esistenza di questa regione di gas così densi. Inoltre al suo interno sono state rilevate anche molecole di acido cianidrico e di formile che dimostrano che durante il processo di formazione delle stelle avvengano reazioni chimiche più complesse di quanto immaginato fino ad ora.