Viene presentato oggi presso la prestigiosa Accademia dei Lincei di Roma “Est“, il Telescopio solare europeo, che sarà prossimamente costruito alle Canarie, isole Spagnole davanti alla costa africana. Per realizzare il Telescopio sono scese in campo 21 istituzioni scientifiche ed industriali di 15 Paesi europei, inclusa l’Italia, e Bruxelles ha assegnato fondi per un totale di più di 16 milioni di euro attraverso il Settimo Programma Quadro e Horizon 2020.
Galilei e le macchie solari
Sono passati oltre 400 anni – era infatti il 1613 – da quando la prestigiosa Accademia scientifica romana (la più antica del mondo) pubblicò l’opera di Galileo Galilei, “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari”, in cui l’astronomo pisano dimostrava che le macchie solari si trovavano sulla superficie della nostra stella e non erano ombre proiettate da corpi tra la Terra e il Sole.
Apertura di 4 metri
Il nuovo Telescopio solare europeo – che sarà ultimato nei prossimi mesi – sarà il più grande telescopio europeo dedicato allo studio del Sole e permetterà ai ricercatori di osservare la superficie solare con una risoluzione mai raggiunta prima: fino a 25-30 km. Questo, grazie alla grande apertura (4 metri) e le nuove tecniche di ottica adattiva che permettono di compensare le distorsioni dovute all’atmosfera.
I campi di indagine
Lo studio offrirà la possibilità di studiare l'influenza che il Sole esercita sul clima, di analizzare processi fisici che non si possono riprodurre in laboratorio e capire come poter prevedere eventi, quali le tempeste solari, in grado di influenzare le infrastrutture tecnologiche terrestri.