Dal 31 dicembre fino al 6 gennaio l’Italia torna in zona rossa e rientrano in vigore i divieti previsti dal “decreto Natale”. Soltanto lunedì 4 gennaio sarà zona arancione.
Cosa si pò fare e cosa no: gli spostamenti
Per quanto riguarda gli spostamenti, uno dei temi caldi, questi sono vietati se non per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute che vanno attestate portando con sé l’autocertificazione da mostrare in caso di controlli delle forze dell’ordine.
Già dal 21 dicembre sono vietati tutti gli spostamenti fra le Regioni: resta però la possibilità, anche nei giorni di lockdown, di poter rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione, anche se si trova in un’altra Regione.
Visita ai parenti
Le disposizioni prevedono che nei giorni festivi e pre-festivi (31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio e 5 e 6 gennaio) è possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. Chi si sposta potrà comunque portare i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono, scrive Sky Tg24.
Seconde case
È possibile raggiungere le seconde case, ma non fuori dalla propria regione. Si controllerà con attenzione quante persone viaggiano in auto: va evitato di occupare il posto accanto al conducente, a meno che non si tratti di un convivente, e sul sedile posteriore potranno viaggiare solo due passeggeri muniti di mascherina.
Coprifuoco
In zona rossa è dunque confermato il divieto di uscita dalle 22 alle 5. Unica eccezione è la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio quando il divieto sarà prolungato fino alle 7. Sono sempre consentiti anche nelle ore notturne gli spostamenti per esigenze lavorative, necessità o per motivi di salute.
Negozi aperti e chiusi
Nel periodo di zona rossa ristoranti, bar e pasticcerie sono chiusi, ma resta consentito ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22.
Alcuni negozi possono restare aperti: tra questi gli alimentari (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari, surgelati). Restano aperte anche attività come le farmacie, negozi di computer ed elettronica di consumo, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni. Nessuna chiusura neppure per tabaccai, librerie ed edicole.