L’Italia è ancora in stagnazione. Una sentenza che viene dalla voce di Ignazio Visco, intervenuto in un convegno alla Farnesina. “Il problema è che siamo fermi – ha spiegato il governatore di Bankitalia – Solo alla fine di quest’anno l’Europa tornerà ai livelli produttivi del 2008, ma l’Italia è ancora lontana e serviranno diversi anni per recuperare quel livello”.
Per quanto riguarda l’integrazione europea secondo Visco “dipende dalla fiducia” e in questo periodo è “molto grave” il segnale di mancanza di fiducia che si avverte in Europa. “Bisogna essere consapevoli – ha aggiunto il governatore – che non si può andare avanti a pezzi di riforme istituzionali sul campo delle politiche economiche senza avere un progresso politico – ha affermato Visco -. Dal lato politico il progresso e’ ancora lontano e senza quel progresso politico la moneta non si difende”. Per il numero uno di Bankitalia, “la disaffezione dei cittadini rispetto all’integrazione europea è il prezzo più alto della crisi che abbiamo pagato”.
In Europa, ha proseguito, “ci troviamo in una serie di cicli elettorali che si sovrappongono e creano molta instabilità. La leadership è essenziale. Dobbiamo essere tutti d’accordo: e cioè che la convergenza non è un fine in sè ma un mezzo per creare una vita migliore per tutti i cittadini”.