Non smette di scorrere il sangue sul confine orientale dell’ Ucraina : nelle ultime 24 ore infatti sono almeno quattro i soldati uccisi e 15 rimasti feriti nel Donbass, durante i combattimenti con i ribelli filo-russi. A denunciarlo è stato Andrij Lysenko, portavoce della cosiddetta operazione anti-terrorismo lanciata dal governo ucraino contro i separatisti all’est nell’aprile 2014.
Non sembra essere ancora definitivo il cessate il fuoco stabilito a Minsk e teoricamente in vigore, nonostante anche oggi, nella città Bielorussa, siano previsti nuovi colloqui tra i coordinatori del Gruppo di Contatto sul confitto, in vista di ulteriori negoziati.
Ma intanto il vice comandante delle milizie della Repubblica Popolare di Donetsk, Eduard Basurin, ha riferito che a Dzerzhisnk, centro a 5 chilometri dalla linea di contatto, sono stati rilevate 2 postazioni di artiglieria mobile, ad Avedeevka, unità di artiglieria, a Prokhorovka 6 cannoni D-30, mentre a Talakovka 6 lanciarazzi “Grad”. Secondo il leader filorusso, negli ultimi giorni le forze di sicurezza ucraine avrebbero aperto il fuoco 38 volte contro i centri abitati della Repubblica. “Il bombardamento è stato condotto dai centri di Opytnoye e Avedeevka dalla 93esima brigata meccanizzata dell’esercito ucraino. a seguito del bombardamento del quartiere Kuibyshevsky sono rimasti feriti 2 civili, tra cui una ragazza quattordicenne”, ha aggiusto Basurin.