E'stato registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. Lo ha reso noto l'Organizzazione Mondiale della Sanità, spiegando che è “un caso confermato che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma – si legge nella nota – era un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan”. Ciò, rileva l'organizzazione internazionale, “suggerisce un esempio di trasmissione uomo a uomo avvenuta in Vietnam“. Secondo la nota dell'Oms, sono finora 1.320 i casi confermati per il nuovo coronavirus 2019-nCoV a livello globale. Di questi, 1.297 casi sono stati segnalati in Cina, inclusa Hong Kong (5), Macau (2) e Taipei (3), mentre sono 23 i casi confermati al di fuori della Cina, in 9 Paesi. È salito intanto a 56 il bilancio delle vittime del coronavirus in Cina, dove secondo l’ultimo bilancio diffuso dalle autorità ci sarebbero circa 2mila persone infette. Fuori dal Paese del Dragone, sembra ci sia un caso sospetto a Toronto, in Canada, e di un altro a Vienna, mentre negli Stati Uniti è stato invece confermato il terzo.
Milano e Roma annullano le parate
Niente parata pubblica per il Capodanno cinese a Milano. La grande festa promossa dalla comunità cinese in via Sarpi, che si sarebbe dovuta tenere il 2 febbraio cioè domenica prossima, è stata annullata questa mattina in segno di solidarietà “verso il popolo cinese in Cina, colpito dal coronavirus che non ha potuto festeggiare il capodanno lunare attraverso manifestazioni pubbliche”, come ha spiegato Francesco Wu, membro del direttivo di Confcommercio Milano-Monza Brianza e rappresentante dei commercianti cinesi della Chinatown di Milano. Lo scrive Ansa. Una decisione condivisa dalla portavoce della comunità cinese a Roma, Lucia King, che ha a sua volta annunciato: “Abbiamo deciso di rinviare la festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio di San Giovanni” perché “c'è gente che sta male e non è il caso di festeggiare. In questo momento è la scelta migliore”