L’Alto Rappresentante del Kurdistan Regional Government in Italia, la dottoressa Rezan Kader, è intervenuta durante la quinta stazione della Via Crucis “Per le donne crocifisse”.
Ecco il suo intervento:
“Buonasera, io sono qua a dirvi cosa ha fatto purtroppo il cosiddetto Daesh, l’Isis, contro il mio popolo, contro i miei fratelli cristiani e contro i miei fratelli yazidi. Fino ad oggi si è parlato delle donne che sono state sequestrate, ma noi oggi abbiamo più di 3 mila ragazze tra gli 11 e 25 anni tenute schiave dall’Isis, il tiranno di questo secolo, conosciuto da tutti voi. Abbiamo fatto di tutto per poterle “ricomprare”, ma purtroppo vengono rivendute al mercato della schiavitù del sesso agli uomini del Daesh, a quegli stessi uomini che tagliano le teste.
Questa è la nostra testimonianza, e questo è il mio appello al Santo Padre, a tutti voi, a tutti i popoli del mondo: di porre fine al tiranno di questo secolo, a questi assassini, a questi uomini che hanno preso di mira solo le donne e i bambini, i più deboli. La nostra gente non aveva fatto niente. I miei fratelli cristiani per tenere il crocifisso di Gesù sul collo sono stati cacciati via dalle loro case e le loro donne sequestrate.
Altrettanto gli yazidi, che non hanno fatto niente di male: gente che ama la pace che abita da secoli quelle terre. L’unica loro colpa è che non sono musulmani. Abbiamo vissuto per secoli insieme in pace, nell’oasi di pace del Kurdistan, ma oggi la regione è sotto le mani del Daesh. Il mio appello al Santo Padre è che possa recarsi in visita anche nella terra del Kurdistan a portare il suo contributo d’amore, quello che dà a tutti i deboli, e di darlo anche a loro, alle vittime del Daesh. Stasera pregate perchè possano essere liberate dalle mani dell’Isis. Grazie”.