Il portavoce della United Airlines – la compagnia aerea con cui ha viaggiato Thomas Duncan su due dei tre voli che lo hanno portato negli Stati Uniti – subito dopo aver appreso la notizia che l’uomo era affetto da Ebola ha dichiarato che la compagnia sta cercando di contattare gli oltre 400 passeggeri dei due aerei su cui l’uomo ha viaggiato la scorsa settimana. Secondo la United Airlines, nessun viaggiatore è a rischio, ma che l’azienda sta prendendo tale misura di sicurezza per un eccesso di prudenza. Duncan non aveva sintomi nei giorni del volo. L’azienda non parla dei passeggeri che hanno volato sui jet usati da Duncan dopo il suo approdo negli Usa.
Il 20 settembre scorso Duncan ha fatto la prima tappa del suo viaggio da Monrovia, capitale della Liberia, a Bruxelles su una compagnia aerea europea. Poi ha preso l’aereo di linea United Flight 951 da Bruxelles al Dulles International Airport di Washington, dove si è trasferito sul volo United 822 e ha proseguito fino a Dallas, al Fort Worth International Airport, in Texas. Il liberiano aveva sviluppato i primi sintomi della malattia già dal 24 settembre, ma i medici del pronto soccorso non lo avevano fatto ricoverare perchè non avevano riconosciuto il virus. All’aggravarsi dei sintomi, è tornato all’ospedale dove ora si trova in isolamento stretto e in gravi condizioni.
Il Cdc – il Centro statunitense per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie – ha asserito che vi è “zero rischio di trasmissione” del virus sui due voli. I funzionari sanitari federali hanno dichiarato che circa 100 persone – che potrebbero essere entrate in contatto con Duncan al suo arrivo in Texas – sono state sottoposte a screening per la potenziale esposizione a Ebola.
La compagnia aerea United Airlines, seconda per traffico negli States, ha assicurato di essere in stretto contatto con il Cdc e di aver avvertito l’equipaggio e i dipendenti che lavoravano durante i due voli del 20 settembre. I due aerei utilizzati, un Boeing 777 e un Airbus NV A320, hanno ricevuto le loro pulizie regolari durante la notte e sono stati fatti tornare in servizio. Il vettore continua a operare da Bruxelles agli Stati Uniti così come da Houston a Lagos, in Nigeria, il suo unico servizio diretto in Africa.
È stata resa nota oggi la notizia di un ulteriore caso di infezione contratta da un cittadino statunitense in Africa occidentale. Si tratta di un cameraman freelance americano impiegato dalla Nbc News in Liberia che è risultato positivo al test dell’Ebola e sarà rimpatriato negli Usa per cure mediche con un volo privato. Lo rende noto la stessa Nbc, aggiungendo che il cameraman, di cui non riferisce il nome su richiesta della sua famiglia, ha 33 anni: ha avvertito i sintomi della malattia ieri ed è risultato positivo al test poco più di 24 ore dopo. E’ il quarto americano ad aver contratto l’Ebola in Liberia.