Basterebbe visitare i Paesi diretti concorrenti col turismo italiano, almeno quelli europei per capire del perché le attenzioni dei visitatori verso di noi calano progressivamente. Tralascio Francia e Spagna, che rispetto all'Italia, hanno presenze superiori del 40% in più, anche se non è giustificabile: considerando che siamo leader assoluti per numero di beni monumentali, culturali (molto trascurati) e paesaggistici. Allora prendiamo come parametro di riferimento la Croazia: i prezzi sono morigerati; i servizi efficienti; le città e i villaggi ben curati; cultura di accoglienza molto alta; paesaggi e mare accattivanti. Certamente con mari e monti italiani non si possono paragonare, ma quanto all'organizzazione pubblica e privata, perdiamo molti punti. Ciò che mortifica, è che nelle tantissime chiacchiere che si fanno in politica, di queste situazioni non c’è traccia. Ed intanto diminuiscono grandi opportunità per economia e posti di lavoro, che certamente non si colmano con reddito di cittadinanza e introduzione di salari minimi. Le cose vanno così e bisogna cambiare verso.