Il trattato di pace tra Israele e Giordania, firmato vent’anni fa esatti, sarebbe a rischio. O almeno questa è l’opinione del portavoce del governo di Amman, Mohammed Mumuni, secondo cui le “continue violazioni dello Stato Ebraico” sulla Spianata delle moschee rischiano di incrinare i rapporti tra i due Paesi.
Citato da Sky News in arabo Mumuni ha sottolineato come Israele abbia infranto la sua promessa di lavorare al mantenimento dello status quo e stia invece lavorando nella direzione opposta. La polizia israeliana ha riaperto oggi l’accesso alla moschea al- Aqsa impedendo però l’ingresso ai fedeli con meno di 50 anni (escluse le donne alle quali è stato concesso di entrare) e generando nuove tensioni anche al di fuori dei confini del Paese. Solo ieri il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen aveva paragonato la chiusura della moschea al-Aqsa a una “dichiarazione di guerra”.