Riduzione dei fondi e, se non verranno rispettati i tempi, esisterebbe anche il rischio di penali: inizia a farsi complicata la situazione sul progetto Tav, la linea ad alta velocità Torino-Lione, sulal quale l'Ue chiede inderogabilmente il rispetto delle tempistiche di realizzazione, pena la progressiva diminuzione del contributo. A rivelarlo è la stessa Commissione europea attraverso un portavoce, secondo il quale “è importante che tutte le parti facciano sforzi per completare” il progetto “nei tempi” poiché, “come per tutti i progetti della Connecting europe facility, se ci sono ritardi nella loro realizzazione questi possono vedere una riduzione dei fondi forniti”. Un avvertimento che arriva tenendo conto che, per Bruxelles, la Tav “è un progetto importante non solo per Francia e Italia ma per l'intera Ue” e, per questo, l'augurio è “che le parti siano in grado di eseguirla nei tempi previsti”.
Rischio penale
Ma non sarebbe solo un problema di fondi. All'indomani del minivertice a due fra il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e la collega francese, Elisabeth Borne, l'allarme sui tempi di realizzazione della Tav è lanciato anche dal commissario straordinario del governo italiano, Paolo Foietta, il quale ha spiegato che “a dicembre devono partire le gare di appalto, altrimenti parte il tassametro e ci sarà un danno erariale di 75 milioni di euro al mese”. Secondo Foietta “non c'è nessun atto che blocchi l'opera, ad ora, solo parole in libertà. A Volte gli asini non volano ma parlano. Ci sono invece gli impegni presi per gli appalti”. Il tutto nonostante il vertice fra i due ministri avesse visto entrambi concordi sulla necessità di accorciare i tempi proprio per non perdere i fondi europei. Ma è anche vero che, al termine dell'incontro, Toninelli aveva spiegato che “la ministra Borne ha concordato sull'idea che, in vista di questo comune obiettivo, sia necessario rinviare la pubblicazione dei bandi di Telt per il tunnel di base, prevista entro dicembre. L'intesa con la Francia sul congelamento delle gare, fino al compimento dell'analisi costi benefici, sarà esaminata assieme alla Commissione Ue per non pregiudicare gli accordi internazionali”.
Ravanelli: “Toninelli venga a vedere i cantieri”
Nel frattempo, il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, invita il ministro Toninelli a recarsi sul sito del cantiere (dove si è recato in visita anche lui quest'oggi) e suona anche lui il campanello d'allarme sui tempi stretti da rispettare per non dire addio ai fondi di Bruxelles: “Il ministro Toninelli dovrebbe vergognarsi: venga a vedere i cantieri e la smetta di dire che la Tav è una galleria che non c'è. Dire che l'opera non esiste è fare disinformazione. In tutto sono già stati scavati 25 chilometri di galleria. Se non ci muoviamo, rischiamo di perdere i fondi”.