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Ostaggi, possibile svolta: “Vicini a tregua e liberazione”

Lo rivela il New York Times, secondo il quale i negoziatori americani avrebbero raggiunto un'intesa di base tra Israele e Hamas

Il New York Times rivela che i negoziatori americani si starebbero avvicinando sia a un accordo di tregua tra Israele e Hamas, sia alla liberazione degli ostaggi ancora in mano al gruppo palestinese. Secondo il quotidiano statunitense, sarebbero state gettate le basi dell’intesa negli ultimi 10 giorni. L’accordo vero e proprio potrebbe essere siglato nelle prossime due settimane. Intanto, il caso Unrwa agita l’Onu.

Il Nyt: “Vicino il rilascio degli ostaggi”

I negoziatori guidati dagli americani si stanno avvicinando a un accordo in base al quale Israele sospenderebbe la guerra a Gaza per circa due mesi in cambio del rilascio di oltre 100 ostaggi ancora detenuti da Hamas: lo scrive il New York Times riferendo che l’accordo che potrebbe essere siglato nelle prossime due settimane.

I negoziatori hanno sviluppato una bozza scritta di accordo che fonde le proposte avanzate da Israele e Hamas negli ultimi 10 giorni in una intesa di base che sarà oggetto di colloqui domenica a Parigi. Anche se ci sono ancora importanti disaccordi da risolvere, i negoziatori sono cautamente ottimisti sul fatto che un accordo finale sia a portata di mano, secondo i funzionari americani contattati dal Nyt.

L’Onu: “Garantire continuità all’Unrwa”

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto agli Stati di “garantire la continuità” dell’Agenzia per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, dopo che molti finanziamenti sono stati bloccati per le accuse rivolte ad alcuni membri dell’organizzazione di essere coinvolti nei raid del 7 settembre su Israele. “Pur comprendendo le loro preoccupazioni, e anch’io sono rimasto inorridito da queste accuse – ha detto Guterres in una nota -, faccio appello con forza ai governi che hanno sospeso i loro finanziamenti almeno a garantire la continuità delle operazioni dell’Unrwa”.

“Accuse gravi per 12 dipendenti”

“Qualsiasi dipendente delle Nazioni Unite coinvolto in atti terroristici sarà ritenuto responsabile, anche attraverso un’azione penale“, ha dichiarato oggi il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, impegnandosi a collaborare con le autorità competenti. E ha confermato che 12 dipendenti dell’Unrwa a Gaza sono interessati da queste “accuse estremamente gravi”, che sono oggetto di un’indagine interna dell’Onu: l’Unrwa ha licenziato nove di loro, di uno è “confermata la morte” e l’identità di altri due è “in via di chiarimento”, ha aggiunto.

I tunnel di Hamas

Dopo 114 giorni di combattimenti, ben l’80% del sistema di tunnel di Hamas sotto Gaza sarebbe intatto: lo riferisce il Wall Street Journal citando funzionari israeliani e statunitensi, secondo cui è difficile valutare quanta parte del labirinto sotterraneo sia stata distrutta finora dalle truppe israeliane. Funzionari israeliani hanno affermato che il leader di Hamas Yahya Sinwar e altri comandanti del gruppo terrorista si nascondano sottoterra, in particolare Sinwar si troverebbe in un centro di comando in un tunnel sotto Khan Younis, insieme ad alcuni degli ostaggi.

Fonte: Ansa

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