Duecentodiciannove pazienti positivi all’Ospedale Spallanzani, che rilascia il primo bollettino dopo il terzo giro di vite annunciato dal governo a tarda sera. Chiusi tutte le attività produttive non essenziali, il che significa che nelle città solo in pochissimi resteranno aperti, a fronte di un’emergenza con continua a dilagare con forza imprevista. Roma, come le altre città, ha disposto una capillare rete dei controlli già a partire dai giorni scorsi che, probabilmente, da oggi saranno ancor più stringenti. Dal nosocomio romano, il primo a far fronte al dilagare del Covid-19, alle 12 riportano dei 219 positivi, “22 dei quali necessitano di supporto respiratorio”. Inoltre, “in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 73”.
Formazione continua
Dallo Spallanzani è stato inoltre spiegato che, in mattinata, si è tenuto “un incontro tra Assessore alla Sanità del Lazio, la Direzione Sanitaria di questo Istituto e il Vice Presidente Dell’Ordine dei Medici di Roma e segretario romano della Fimmg Pierluigi Bartoletti”, nel quale “il segretario dei medici di famiglia romani ha condiviso la estrema importanza del ruolo della medicina territoriale che, lavorando in sinergia con la rete ospedaliera, assicura un ruolo determinante nel vincere questa sfida di sistema alla quale, appunto, va data una risposta di sistema. I medici dell’Istituto Spallanzani garantiranno, a partire da oggi, una formazione continua utile a dotare di strumenti scientifici idonee la rete territoriale”.
