La minoranza religiosa cattolica in Gran Bretagna – Paese in cui la chiesa anglicana che ha il maggior numero di fedeli non se la passa nel migliore dei modi – sembra mostrare dei segnali di risveglio. Almeno per quanto riguarda la vocazione religiosa femminile: un impulso che negli ultimi mesi ha fatto segnare un record da 25 anni a questa parte, dopo aver toccato il fondo nel 2004, secondo i dati.
Allora si era parlato addirittura di un possibile processo di graduale “estinzione” delle suore nel Regno Unito, dato che il numero degli ingressi annui nei conventi era precipitato da diverse decine degli anni ’80 ad appena sette unità. La ripresa, come riportano il Guardian e la Bbc online, è stata lenta, ma ora si torna a picchi positivi che non si vedevano davvero da molto tempo: nel 2014 sono state 45 le ragazze che hanno scelto di dedicare la loro vita al Signore.
Nell’immaginario comune, ad entrare in convento sono donne povere, magari ignoranti, ma la realtà non è questa. Nella maggior parte dei casi a indossare il velo sono donne formate, spesso realizzate e pronte a lasciare attività lavorative per dedicarsi alla contemplazione e al servizio degli altri. In particolare, la Bbc cita un esempio preso in casa: quello di Martina Purdy, già giornalista politica della prestigiosa emittente dall’Irlanda del Nord, che lo scorso anno ha interrotto 25 anni di carriera per prendere i voti tra le Sorelle dell’Adorazione.