Da più di vent’anni, con un ritmo biennale, presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo, si svolgono dei convegni biblici. Una scelta coerente con l’organizzazione didattico disciplinare della Facoltà siciliana che ricerca una costante osmosi tra docenza e ricerca. Quest’anno, oggi e domani, 12 e il 13 aprile, presso l’Aula Magna della Facoltà, si prenderanno in esame i libri dei Re, secondo la solita scansione: tradizione, redazione, teologia. Vent’anni fa, in un articolo apparso sulla rivista dell’ateneo palermitano, i professori don Paolo Iovino, oggi emerito di esegesi al NT, e don Giuseppe Bellia, docente di teologia biblica, spiegavano che il tema di volta in volta prescelto è visto in accordo con l’identità canonica del testo biblico, infatti esso coincide con il titolo del libro preso in esame. Invece il modo di procedere, tradizione, redazione, teologia, è da leggere come “l’esigenza di una completa indagine metodologica, che aspira ad una comprensione biblico teologica del testo”.
Gli interventi
Il Convegno si è aperto stamattina, con il saluto del Gran Cancelliere della Facoltà, mons. Corrado Lorefice e subito dopo con l’introduzione ai lavori del prof. don Angelo Passaro, docente della Facoltà e direttore della Rivista Biblica, che ha presentato il tema alla luce del rapporto tra Israele e le genti, offendo così una prima chiave di lettura per definire l’orizzonte nel quale inserire il convegno. A seguire l’intervento di diversi docenti italiani e internazionali, tra i più importanti specialisti del tema indagato, nel segno del dialogo e confronto tra differenti ambiti disciplinari. I Libri saranno analizzati ricercando il legame tra narrazione, storia e profezia (Flavio Della Vecchia, Università Cattolica, Milano), il contributo dei volumi alla formulazione di un’identità nazionale (Gian Luigi Prato, Università Roma Tre, Roma), alcuni problemi di storiografia biblica (Marco Nobile, Pontificia Università Antoniana, Roma), il legame con gli scritti di Quumran (Emile Puech, Ecole Biblique Jerusalem), con la Bibbia greca (Julio Trebolle Barrera, Universidad Complutense, Madrid), con la Peshittà (Giovanni Rizzi, Pontificia Università Urbaniana, Roma), con la lettura storico antropologica dell’epopea del profetismo (Giuseppe Bellia, Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo), ed alcuni casi degni di osservazione ed analisi (Cirino Versaci, Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo). Infine, in relazione con gli scritti del NT, si ricercherà luce nell’analisi intertestuale tra il ciclo di Elia e l’opera di Luca (Rosario Pistone, Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo), per poi verificare la ricezione dei libri dei Re nei commentari medievali (Francesco Bianchi, Associazione Biblica Italiana, Roma).