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Corruzione e riciclaggio, 19 arresti in 7 regioni tra medici e imprenditori

Un’operazione dei Nas, condotta dai Carabinieri di di Parma, in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale della città emiliana, ribattezzata “Pasimafi”, ha portato all’arresto di 19 persone, tra dirigenti medici e imprenditori nel settore farmaceutico, 75 persone indagate, 17 aziende coinvolte in attività illecite e il sequestro di due società e di circa 500.000 euro.

Sette Regioni coinvolte

L’operazione ha visto coinvolti oltre 200 militari del Comando per la Tutela della Salute e dei comandi provinciali di ben 7 Regioni: Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio. Inoltre, al momento, sono in corso altre 52 perquisizioni presso le abitazioni dei professionisti coinvolti nella vicenda e presso le sedi di importanti società e note aziende farmaceutiche. I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio attraverso la commissione di abuso d’ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori.

Ricerche non autorizzate sui pazienti

La Procura della Repubblica di Parma, grazie al lavoro dei Nas , ha portato alla luce una organizzazione cui partecipavano dirigenti medici, un dirigente del Ministero della Salute e diversi manager del campo farmaceutico per guidare il loro “business” basato su cure palliative e terapie del dolore. Una organizzazione criminale in grado di effettuare ricerca non autorizzata su alcuni pazienti in alcune strutture di Terapie del Dolore dell’Università di Parma e della regione Emilia-Romagna, di organizzare convegni medici sul controllo diretto delle stesse aziende farmaceutiche ed anche pilotare le pubblicazioni scientifiche.

Un luminare alla guida dell’organizzazione

Secondo il pm Giuseppe Amara, ideatore e vertice dell’organizzazione era il professor Guido Fanelli, al momento agli arresti domiciliari. Il 62enne, dirigente medico, Direttore della Struttura Complessa 2/a Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, è un vero e proprio luminare nel campo della terapia del dolore, tanto da essere uno dei principali artefici della legge 38 che regolamenta il settore. Sarebbe stato lui nel 2015 a costruire la fitta rete di interesse che ha portato alla creazione di due società di comodo per il riciclaggio del denaro illecito e che permettevano di acquistare immobili, auto di lusso ed anche uno yacht “Pasimafi V” che era in uso del professore universitario e dal quale, probabilmente, ha preso origine il nome dell’operazione.

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