Nel periodo natalizio, la solitudine delle persone anziane che vivono nelle case di riposo diventa ancora piĆ¹ evidente. Per contrastare questo isolamento, lāassociazione “Un Sorriso in PiĆ¹” promuove lāiniziativa “Nipoti di Babbo Natale”, un progetto che permette a chiunque di realizzare i desideri degli anziani ospiti nelle Rsa. Piccoli gesti capaci di portare gioia e calore a chi spesso si sente dimenticato. Interris.it ha intervistato Laura Bricola, responsabile del progetto, per scoprire come nasce questa idea e quali risultati ha raggiunto.
L’intervista a Laura Bricola
Come ĆØ nata lāiniziativa āNipoti di Babbo Nataleā?
“Lāidea ĆØ nata nel 2018 con lāobiettivo di donare un momento di gioia e attenzione agli anziani ospiti delle case di riposo. Spesso queste persone si sentono dimenticate, soprattutto a Natale, una festa tradizionalmente vissuta in famiglia. Ci siamo chiesti: ‘Cosa possiamo fare per ridare loro il calore di quei giorni?’. Da qui, ĆØ nato il progetto che permette a chiunque di diventare ‘Nipote di Babbo Natale’ realizzando i desideri espressi dagli anziani”.
In cosa consiste esattamente il progetto?
“Gli anziani ospiti delle strutture esprimono un desiderio personale, che puĆ² essere un oggetto semplice o unāesperienza speciale. Questi desideri vengono raccolti e pubblicati sulla piattaforma online www.nipotidibabbonatale.it. Chiunque, da ogni parte dāItalia, puĆ² accedere al sito e scegliere quale desiderio realizzare, diventando cosƬ un ‘Nipote di Babbo Natale’. E’ possibile donare anche dall’estero: abbiamo avuto donazioni dall’Australia, dall’America, dalla Germania, dalla Russia… Una volta scelto il desiderio, il donatore si occupa di acquistare il regalo e di farlo arrivare alla struttura. O puĆ² scegliere, e non capita raramente, di portarlo personalmente alla persona anziana che cosƬ oltre all’oggetto riceve in dono anche una nuova amicizia”.
Quali tipi di desideri esprimono gli anziani?
“I desideri sono i piĆ¹ vari e spesso sorprendenti. CāĆØ chi chiede un peluche, una bicicletta, uno smartphone…chi sogna di rivedere il mare, di fare un viaggio in aereo o di avere una giornata con un proprio caro. Non mancano richieste piĆ¹ particolari, come ritornare nel ristorante preferito o riguidare il camion dopo tanti anni. Spesso le richieste riguardano infatti il rifare attivitĆ che gli anziani svolgevano durante la loro vita lavorativa, come tornare per un giorno a lavorare alla cassa del supermercato. Ma il desiderio maggiormente espresso ĆØ quello di avere qualcuno che passi del tempo con loro. Tutti questi desideri ci insegnano che non servono gesti straordinari per fare la differenza, ma solo attenzione e affetto”.
Qual ĆØ la reazione degli anziani quando scoprono che il loro desiderio ĆØ stato esaudito?
“Ogni volta per loro ĆØ una grande emozione. Alcuni si commuovono, altri non riescono a credere che qualcuno, magari sconosciuto, abbia pensato a loro. Vedere il volto di un anziano illuminarsi alla consegna del suo desiderio ĆØ impagabile! Questo progetto non porta solo regali, ma anche dignitĆ e riconoscimento, due elementi fondamentali per il benessere di una persona anziana”.
Quanti desideri sono stati realizzati finora?
“Ogni anno i numeri crescono. Finora abbiamo donato a oltre 8700 anziani in 450 case di riposo. Il progetto si ĆØ diffuso rapidamente grazie al passaparola e ai social media. Questo dimostra quanta voglia ci sia, da parte delle persone, di fare qualcosa di concreto per gli altri. Il nostro obiettivo ora ĆØ quello di ampliare la rete di case di riposo coinvolte. Lāaffetto e lāattenzione verso gli anziani non dovrebbero limitarsi al periodo natalizio, ma accompagnarli tutto lāanno. Per questo abbiamo istituito anche il progetto ‘Nipoti di penna’. Donare un regalo ad un anziano ĆØ un atto di amore che lascia il segno, non solo nella vita di chi riceve, ma anche in quella di chi dona. Diventare ‘Nipote di Babbo Natale’ ĆØ dunque unāesperienza che arricchisce tutti. Per questo invitiamo chiunque a partecipare: regalare un sorriso ĆØ un dono anche per noi stessi”.