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Summit al Cairo, Meloni: “Favorire l’uscita da Gaza dei soggetti fragili”

La premier sta partecipando al summit voluto da Abdel Fattah al-Sisi per analizzare la situazione nella regione e la crisi umanitaria a Gaza

Giorgia Meloni ha partecipato al summit convocato dal presidente egiziano al-Sisi al Cairo. Sono presenti anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas, alcuni importanti leader arabi, il premier spagnolo Sanchez e i ministri degli Esteri di Francia, Germania Regno Unito e Turchia

Il vertice

Si è concluso al Cairo il vertice organizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per analizzare la situazione nella regione e la crisi umanitaria a Gaza, nonché il futuro della causa palestinese e del processo di pace. Al vertice hanno partecipato capi di Stato e di governo ma anche vertici di organizzazioni internazionali.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un bilaterale con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas, nel quale ha ribadito che l’unica soluzione duratura alla crisi è la creazione di uno Stato palestinese, e si è poi diretta a Tel Aviv, dove incontrerà il primo ministro e il presidente israeliani, Benjamin Netanyahu e Isaac Herzog.

I partecipanti

Tra i partecipanti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier spagnolo Pedro Sanchez, che presiede il Consiglio Ue questo semestre, i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito, Catherine Colonna, Annalena Baerbock e James Claverly, il premier canadese, Justin Trudeau, insieme al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e l’alto rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell.

Presenti anche il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, il re giordano Abdallah, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, il presidente degli Emirati, Mohammed bin Zayed, e il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa. Invitati al summit anche Russia e Cina, rappresentanti rispettivamente da vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e l’inviato di Pechino per il Medio Oriente, Zhai Jun.

Al-Sisi: “Rilanciare il processo di pace”

Aprendo i lavori del summit, al-Sisi ha detto che quello che sta accadendo a Gaza “mette alla prova l’Umanità“, riporta l’emittente saudita al-Arabiya. Il presidente egiziano ha esortato a stabilire una road map affinché gli aiuti a Gaza continuino a fluire attraverso il valico di Rafah, e finisca la “crisi umanitaria” nell’enclave palestinese.

Nel discorso di apertura del Summit per la Pace nella regione e che si tiene nella Nuova Capitale Amministrativa dell’Egitto, alle porte del Cairo, al quale partecipano leader e ministri praticamente da tutto il mondo, Al Sisi ha sottolineato che occorre “una tabella di marcia per porre fine alla crisi umanitaria e iniziare ad attivare il flusso di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza.”

Al-Sisi ha rimarcato che lo scopo del vertice è quello di “rilanciare il processo di pace”, ma ha sottolineato che “l’eliminazione della questione palestinese senza una giusta soluzione è qualcosa che non può accadere, non a spese dell’Egitto”. La soluzione ha detto è “la creazione di uno Stato palestinese indipendente“.

Meloni: “Non cadiamo nella trappola di Hamas”

“Il vero obiettivo Hamas non è difendere popolo palestinese, ma creare un solco incolmabile fra paesi arabi, Israele e l’Occidente, compromettendo definitivamente pace e benessere”, ha sottolineato nel suo intervento la presidente del Consiglio, “sarebbe una cosa molto molto stupida cadere nella trappola di Hamas“. “È molto importante continuare a dialogare e ragionare. Credo ci siano alcuni punti fermi da ribadire. il primo. il terrorismo ha colpito il mondo musulmano più di quanto abbia colpito l’Occidente”, ha aggiunto Meloni, secondo la quale “di fronte ad azioni” come quelle di Hamas in Israele “uno stato è pienamente legittimato a rivendicare il suo diritto all’esistenza, alla difesa, alla sicurezza dei propri cittadini e dei propri confini. Ma la rezione di uno stato non può e non deve essere mai motivata da sentimenti di vendetta”.

Meloni: “Favorire l’uscita da Gaza dei soggetti fragili e dei civili stranieri”

“Considero molto importante il lavoro di mediazione fatto da diversi degli attori presenti a questa conferenza, considero molto importante la decisione della Commissione Europea di triplicare gli aiuti umanitari a Gaza portandoli a oltre 75 milioni di euro. anche l’Italia lavora per aumentare gli aiuti bilaterali, ma chiaramente l’aumento di risorse deve essere accompagnato da un rigidissimo controllo su chi utilizza quelle risorse”, ha detto ancora il presidente del Consiglio, che ha ribadito la necessità di una soluzione con due popoli e due Stati. “Dobbiamo continuare a lavorare insieme per favorire l’uscita da Gaza dei soggetti fragili e dei civili stranieri. E su tutto noi dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation di questa crisi, per evitare di perdere il controllo di quello che può accadere, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili”, ha detto ancora la premier, “il modo piu’ serio per ottenere questo obiettivo è la ripresa di una iniziativa politica, per una soluzione strutturale della crisi sulla base della prospettiva dei due popoli due stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita. Il popolo palestinese deve avere il diritto ad essere una nazione che si governa da sè, in libertà accanto a uno stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza, il diritto alla sicurezza. Su questo, l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario”.

Fonte: Agi

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