Entra nel vivo il progetto della Fondazione con il Sud “Sms Sostenibilità Mobilità sociale” che ha lo scopo di capire come gli anziani si spostano in una delle zone più periferiche della Basilicata e quali disagi incontrano
Sono 267 gli anziani che hanno risposto al questionario
Quali sono le esigenze di mobilità degli anziani di una delle zone più “periferiche” della Basilicata? Come si spostano, che esigenze hanno e come giudicano il servizio di trasporto pubblico attualmente attivo? Per conoscere la loro opinione è stato realizzato un questionario a cui hanno risposto 267 over 60, di questi quasi il 70% non ha la patente. È entrato così nel vivo il progetto “Sms Sostenibilità Mobilità sociale” sostenuto da Fondazione con il Sud (Bando Volontariato 2019) e che vede come capofila Auser Rivello (PZ) e la vasta rete lucana dei circoli Auser del territorio.
Le risposte
L’area interessata dall’indagine è il sud della Basilicata, la Val d’Agri, il Marmo Platano Melandro, l’area Metropolitana di Potenza, il Vulture. Diverse le necessità espresse legate agli spostamenti, ragioni sanitarie soprattutto per effettuare visite e controlli medici, terapie, analisi e altro. Come ci si sposta? Con l’auto soprattutto, usa il treno il 4,5% e l’autobus il 12%. Spostamenti anche lunghi. Per il 33,3% degli intervistati si va oltre l’ora. E come viene valutata la qualità del servizio pubblico di trasporto? Il voto è insufficiente soprattutto per la frequenza delle corse, la scelta degli orari, l’assistenza agli utenti, il servizio complessivamente non viene giudicato adeguato alle necessità dell’utenza costretta spesso a lunghe attese per cambi e coincidenze. Inoltre la durata dello spostamento è giudicata troppo lunga. Insufficiente anche il voto all’accessibilità per gli utenti con mobilità limitata che il 34,4% degli intervistati giudica del tutto inadeguata.
I bisogni
Gli intervistati giudicano inoltre i viaggi molto poco confortevoli e il rapporto qualità prezzo non è competitivo. Anche la scarsità di informazioni sul servizio costituisce un grosso problema per chi usa il trasporto pubblico, altro problema evidenziato dagli utenti intervistati la scomodità delle fermate mal segnalate e a volte difficilmente raggiungibili.
Il progetto della durata di tre anni intende realizzare un servizio di trasporto sociale rivolto agli anziani e ai cittadini più fragili e soli che risponda a uno dei principali bisogni percepiti dalla popolazione delle aree interne.
Fonte: Angesir