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Draghi ai sindaci: “Sarete al centro della stagione che abbiamo davanti”

Il presidente del Consiglio è intervenuto alla giornata conclusiva della 38esima edizione dell'assemblea dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani a Parma

Alla chiusura dei lavori della trentottesima edizione dell’assemblea dell’Associazione nazionale comuni italiani, che si è tenuta a Parma, sono intervenuti il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Decaro: “Assegnazione diretta ai Comuni”

Durante la sua relazione conclusiva, il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha detto che “i Comuni sono pronti a fare la propria parte per la campagna vaccinale che deve continuare. Già nella prima fase della lotta al Covid, sulla base delle indicazioni che ci venivano fornite dal governo e dalle autorità sanitarie, non abbiamo esitato a trasformare le strutture comunali in hub vaccinali permanenti”.

Sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza “la nostra posizione”, ha proseguito il primo cittadino di Bari, “è che i finanziamenti del Pnrr vengano assegnati ai Comuni in maniera diretta e non intermediata, riducendo al minimo indispensabile i passaggi formali e burocratici”, chiedendo inoltre di “definire insieme procedure e tempi certi, per proseguire insieme questo percorso”.

Fico: “Comuni sono centro democratico”

“Il minimo comun denominatore” per il Pnrr “sono gli strumenti essenziali da dare ai sindaci di tutta Italia affinché possano gestire al meglio un’opportunità che non ricapiterà più”, ha detto il presidente Fico. “Oggi i Comuni, lo dico ormai da tanto tempo, sono il centro democratico della vita del Paese. Sono i Comuni che danno i servizi principali ai cittadini e quindi dobbiamo metterli in condizione di lavorare nel modo migliore possibile”, ha aggiunto.

“Obiettivo ultimo deve essere la piena definizione dei LEP, i livelli essenziali delle prestazioni, che, come impone l’articolo 117 della Costituzione, sono necessari per garantire l’effettiva fruizione dei diritti civili e sociali dei cittadini in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale”, ha detto ancora Fico, concludendo che “caratteri di particolare complessità ed urgenza rivestono poi le questioni relative alle procedure per la gestione del disequilibrio finanziario e delle crisi finanziarie dei comuni”.

Draghi: “Cooperazione a tutti i livelli”

“Sindaci, sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” ha detto il presidente Draghi nel suo intervento davanti alla platea dell’assemblea Anci, “il successo del Piano è nelle vostre mani, come anche nelle nostre. C’è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell’Amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri”. Il capo dell’esecutivo ha ricordato quanto fatto nel secondo dopoguerra da Virgilio Ferrari, sindaco di Milano dal 1951 al 1961, per cui “la ricostruzione della città non riguardava solo i grandi progetti infrastrutturali, aveva al centro la piena realizzazione del cittadino”, e Angelo Vassallo, “primo cittadino di Pòllica, ucciso brutalmente nel 2010”.

50 miliardi

Il presidente del Consiglio ha proseguito dicendo che “oggi si apre una nuova fase per l’Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni, un’occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future” e “nella legge di bilancio stanziamo 1,4 miliardi fino al 2029 per la messa in sicurezza di ponti e viadotti e aumentiamo di 2,7 miliardi i fondi per la manutenzione delle scuole fino al 2036.
Destiniamo 2 miliardi di euro fino al 2030 per consentire alle Province e alle Città Metropolitane di svolgere le loro funzioni fondamentali”.

I progetti approvati

“A pochi mesi dall’approvazione del Piano da parte della Commissione europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione. Abbiamo già approvato 159 progetti di rigenerazione urbana su cui investiamo 2,8 miliardi. Per riqualificare l’edilizia residenziale pubblica, rendere i quartieri delle città più inclusivi e migliorare la qualità delle abitazioni, abbiamo già ripartito 2 miliardi tra le Regioni, che adesso dovranno bandire i concorsi per i Comuni”, ha illustrato ancora Draghi. “Nel complesso, sono stati già ripartiti tra gli enti territoriali 21,6 miliardi per interventi infrastrutturali. Siamo impegnati per migliorare l’edilizia scolastica e rafforzare l’offerta formativa, anche per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie”, ha detto, citando gli 1,3 miliardi per “i bandi per la costruzione di nuove mense e palestre nelle scuole, a cui destiniamo 1,3 miliardi” e “un concorso di progetto per realizzare 195 scuole innovative su tutto il territorio”.

Gli strumenti

“Non tutti i Comuni sono attrezzati allo stesso modo per affrontare la spinta del Pnrr, è essenziale che questa opportunità storica sia colta anche dai centri più piccoli.
Il Governo ha semplificato le procedure di affidamento dei contratti pubblici per aumentare la rapidità e l’efficacia di intervento”, ha detto in conclusione il presidente del Consiglio.
“Mettiamo a disposizione delle Amministrazioni vari strumenti: dall’assistenza tecnica sul territorio alla possibilità di reclutare personale e qui dovremmo sicuramente tenere conto del suggerimento dato dal Sindaco Decaro. Almeno mille esperti aiuteranno gli Enti territoriali ad attuare il Piano”.

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