Ancora un episodio di antisemitismo: due piccole etichette con la scritta “Sieg Heil“, il simbolo delle SS e una svastica sono state trovate a Torino, nel quartiere Vanchiglia, sul campanello dell'appartamento di una donna iscritta all'Anpi e figlia di un partigiano. L'episodio arriva dopo le scritte antisemite comparse sui muri di Torino, Mondovì, Brescia e Giaveno. Notizie queste che se confrontate con la fotografia scattata da Eurispes fanno riflettere: la maggioranza degli italiani, infatti, ritiene che i recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese.
Cresce il numero di chi non crede alla Shoah
Il 15,6% non crede che la Shoah non sia mai avvenuta, nel 2004 erano solo il 2,7%. Risultano in aumento anche chi ridimensiona la portata della Shoah dall'11,1% al 16,1%. Inoltre, secondo Eurispes, riscuote nel campione un “discreto consenso” l'affermazione secondo cui “molti pensano che Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio”.
L'indagine Eurispes sul rapporto con gli immigrati
Rispetto al 2010, sono diminuiti di oltre dieci punti gli italiani favorevoli allo Ius soli mentre sono aumentati i sostenitori più rigidi dello Ius sanguinis. In calo anche gli italiani che si augurano che venga concessa la cittadinanza per chi è nato in Italia, purché educato in scuole italiane. Un quarto degli italiani ha un rapporto negativo con gli immigrati e uno su tre crede che siano una minaccia all'identità nazionale.