Non ci sono speranze per i passeggeri e il personale di volo dell’aereo della Trigana Air Service, scomparso ieri mattina in Indonesia. Il velivolo è infatti precipitato nel distretto di Oktabe, nella provincia di Papua. Lo riferisce il ministero dei Trasporti, aggiungendo che sono stati rinvenuti dei rottami dagli abitanti dei villaggi nella regione degli altopiani Bintang. Erano stati infatti proprio i residenti della zona della provincia orientale di Papua ad aver dichiarato alla polizia di aver visto un aereo schiantarsi sulla dorsale di un monte. Lo ha riferito in una intervista ai media locali il funzionario della compagnia aerea, Beni Sumaryanto.
L’ATR 42-300 – questo il modello del velivolo – della locale compagnia aerea era decollato da circa mezz’ora dall’aeroporto Sentani di Jayapura, capoluogo della provincia di Papua, ed era diretto a Oksibil, dove sarebbe dovuto atterrare nove minuti più tardi. Sconosciute ancora le cause del disastro, imputabili probabilmente alle cattive condizioni meteo. Per la conferma si attende il rinvenimento della scatola nera e le successive analisi. Sull’aereo – riporta la compagnia – erano presenti 44 passeggeri adulti, cinque minori, tra cui anche neonati, e cinque componenti dell’equipaggio.
La Trigana Air Service non è nuova a incidenti aerei. Dal 2007 è stata inserita nella “lista nera” dell’Unione europea, vale a dire nel gruppo di quelle compagnie alle quali è precluso lo spazio aereo nella Ue a causa dei bassi standard di sicurezza e di regolamentazione. L’azienda conta 14 aerei – dieci ATR e quattro Boeing 737 – la cui età media è di quasi 27 anni. Da quando è nata, nel 1991, ha già avuto 14 incidenti gravi.