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“Percorsi Venerabili”, un pellegrinaggio che racconta la vita di Sant’Agostino

L'esperienza e la rivalutazione del "Cammino di Sant'Agostino" messa in campo a Lecco e raccontata a Interris.it da Davide Colavini, drammaturgo e direttore artistico del Piccolo Teatro Pratico, tra gli ideatori del progetto “Percorsi Venerabili”

Sant’Agostino è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae, in italiano “Dottore della Grazia” ed è il maggiore rappresentante della Patristica, ossia la filosofia cristiana dei primi secoli, elaborata dai Padri della Chiesa e dagli scrittori ecclesiastici. Papa Francesco, recentemente, ha ricordato il suo anelito ad aderire pienamente all’amore di Dio senza lasciarsi distrarre dalle occupazioni giornaliere e senza dimenticare il prossimo. Il suo esempio di santità ha lasciato numerosi esempi concreti in svariati edifici di culto, pellegrinaggi e cammini.

Il Cammino di Sant’Agostino

Il Cammino di Sant’Agostino è un pellegrinaggio mariano di oltre 600 km effettuato nel nome del Santo della Grazia e collega Santuari mariani della Lombardia. Il percorso in oggetto lambisce diverse località della regione che hanno segnato il passaggio della figura di Agostino da Ippona: Rus Cassiciacum, oggi conosciuta come Cassago Brianza, luogo della sua conversione, Milano ovvero la città capitale imperiale, luogo del battesimo e Pavia, ove si trovano le reliquie del Santo al quale il Cammino è dedicato. Interris.it, in merito al significato più profondo di questa esperienza e alle sue implicazioni per la valorizzazione del turismo lento, ha intervistato i Davide Colavini, drammaturgo e direttore artistico del Piccolo Teatro Pratico, tra gli ideatori di “Percorsi Venerabili”, una progettualità che, attraverso molteplici attività, intende valorizzare il Cammino di Sant’Agostino.

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Foto di Aaron Burden su Unsplash

L’intervista

Colavini, come nasce e che obiettivi ha il progetto “Percorsi venerabili”?

“Due anni fa ho intrapreso una produzione legata a un docufilm su Sant’Agostino per avvicinare le persone alla conoscenza di questa importante figura. Questa opera è strutturata in una parte documentaristica legata a delle interviste e a una di fiction focalizzata sui cammini compiuti dal Santo. Nel corso della realizzazione di quel progetto, soprattutto in Lombardia, mi è capitato di vedere alcuni tratti di cammino particolarmente suggestivi. Alcuni paesaggi sono molto belli, in quanto vengono attraversati laghi, monti e campagne, ma anche dei tratti urbani, un po’ tralasciati, legati alla vita industriale e lavorativa della regione. Da lì è nata l’idea di sviluppare una progettualità legata ai cammini e, in particolare, di rivalutare quello di Sant’Agostino.”

Qual è il focus delle vostre attività? Come si stanno sviluppando?

“Le nostre attività si incentrano sui cammini esistenti, i quali ci sono stati dati dall’associazione ‘Cammino di Sant’Agostino’. L’obiettivo è quello di valorizzarli attraverso una serie di specifiche comunicazioni, come ad esempio dei totem informativi, un sito collegato a dei QR code posti sulle varie segnaletiche e, nei punti di maggior degrado, abbiamo pensato di fare dei murales ispiratori. In seguito a ciò, siamo riusciti ad appoggiarci a un bando di Regione Lombardia concernente il Terzo Settore, per il triennio 2023 – 2025 e, con una rete di partner, tra cui Acli Lecco, Aval Lombardia, Associazione storico culturale Sant’Agostino di Cassago Brianza, l’associazione cammino di Sant’Agostino, il Comune di Arosio, Acli Lombardia e l’Unione Proloco Lombarde. Grazie a questa rete stiamo dando attuazione al progetto.”

La prima tappa del vostro percorso sarà il “Cammino di Sant’Agostino. Quali sono le sue peculiarità?

“Sant’Agostino rappresenta una figura importantissima per il cristianesimo e per il pensiero filosofico in generale. Egli, nella provincia di Lecco, precisamente a Cassago Brianza, ha avuto un passaggio fondamentale attraverso la frequentazione dell’amico Verecondo e con Sant’Ambrogio nella città di Milano, i quali gli hanno permesso la conversione. Diversi pellegrinaggi giungono qui da tutto il mondo, però manca una conoscenza precisa sul territorio che vogliamo incentivare. La prima tappa, che si terrà questa domenica, partirà da Lecco e scenderà verso Galbiate, in uno scenario molto suggestivo. Successivamente ci sarà una piccola sosta presso villa Bertarelli, la quale, in passato, ha dato ospitalità a Carlo Porta. Si scenderà poi a Oggiono, dove si farà una sosta per la pausa pranzo e, i pellegrini, potranno decidere se proseguire a piedi verso Cassago oppure prendere il treno locale diretto alla stessa meta. Infine, si arriverà al parco archeologico dedicato a Sant’Agostino.”

In che modo, questa iniziativa, può promuovere il turismo lento in provincia di Lecco?

“Questa iniziativa è molto importante, sia dal punto di vista storico che turistico, al fine di far conoscere meglio la figura di Sant’Agostino. Turisticamente, subito dopo la pandemia da COVID-19, c’è stata una grandissima rivalutazione del cammino e del turismo lento nella zona. Esso è in grado di avvicinare qualsiasi fascia di età, permette di stare a contatto con la natura e consente a tutti di fare esercizio fisico. In Lombardia, questa tipologia di valorizzazione del territorio, può diventare una risorsa in quanto, il paesaggio locale, unisce diverse peculiarità, passando dal lago, alla collina e fino ad arrivare alla pianura ed ha dei tratti unici”

Quali sono i tuoi auspici per il futuro in merito al progetto “Percorsi venerabili”?

“Auspico che, in futuro, ‘Percorsi Venerabili’, possa raccogliere più cammini e metterli in contatto attraverso una condivisione di informazioni e una contaminazione reciproca finalizzata alla crescita. Vorremmo diventare il contenitore di una serie di cammini che attraversano la Lombardia e non solo. Il desiderio principale però, siccome il Cammino di Cassago Brianza, all’interno dei vari di Sant’Agostino, costituisce un tratto nuovo, ci piacerebbe che diventasse una piccola classica, ovvero un appuntamento fisso con cadenza annuale, in cui pellegrini, camminatori e turisti, potranno decidere di partire dalla chiesa di San Nicolò a Lecco, vicino alle rive del lago e affrontare questo percorso di 23 km, suddivisibili in due tappe. In questa ottica, il riconoscimento da parte del territorio è fondamentale e, a tal proposito, voglio ringraziare i comuni coinvolti che ci hanno concesso il loro supporto e i patrocini, rendendo possibile tutto ciò, Nel futuro a lungo termine invece vorrei che, la progettualità attuale, possa diventare sempre più un esempio per altri cammini di questo tipo.”

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