Sulla crisi libica il governo rischia di ripetere gli errori del 2011, quando fu rovesciato il governo di Gheddafi sotto i colpi dei raid europei. E’ quanto sostiene Matteo Salvini, intervenuto ai microfoni di Radio Padania proprio sulla minaccia rappresentata dall’Isis: “L’esecutivo dà i numeri – ha attaccato il segretario federale leghista – sento che parlano di soldati e guerra con facilità, ma è già stata fatta una cavolata 4 anni fa, lo ha ammesso anche Prodi, non ripetiamola. Prima di qualsiasi intervento bisogna capire che cosa fare, trovando accordi sul territorio e fermare gli sbarchi”.
Senza una chiara strategia, ha avvertito Salvini, si rischia di aggravare una situazione già al limite “il governo Renzi è pericoloso: parla di guerra a vanvera”. Salvini ha poi replicato ad Alfano che aveva definito “incommentabili” le sue parole sui migranti. “Prima ha detto così poi ci ha ripensato – ha spiegato il leader del Carroccio – e ha ammesso la possibilità che tra i clandestini si nascondano terroristi”.
“Leggo sui giornali polemiche inutili e prive di senso sulle mie affermazioni a proposito degli sbarchi di clandestini – ha sottolineato Salvini – . Ho solo detto di soccorrerli e aiutarli in mare, ma di non farli sbarcare”: l’ha detto Matteo Salvini parlando a Radio Padania. “Il governo parla di guerra – ha aggiunto – e poi facciamo i traghettatori per conto dell’Isis?” In chiusura il numero uno leghista ha risposto a un ascoltatore che lo ha accusato di aver incontrato Berlusconi ad Arcore. “Sono andato da lui come sono andato da Renzi, e avrei incontrato anche Grillo, sono segretario di un partito è mio dovere parlare con tutti”.