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Conte: “Inizia una nuova stagione di riforme”

Una sintesi che guarda al futuro”, “un progetto politico” che segna “l'inizio di una nuova stagione riformatrice“. Lo definisce così il suo discorso Giuseppe Conte, quello che presenta alla Camera come sunto delle linee programmatiche condivise con Partito democratico e Movimento 5 stelle dopo settimane di trattative e due giri di Consultazioni al Colle con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui va il primo ringraziamento in quanto “un riferimento imprescindibile”. Garante e primo responsabile lo è di nuovo Giuseppe Conte, così come lo era stato per il governo gialloverde e con obiettivi che, pur da raggiungere per strade diverse, sono sostanzialmente gli stessi, a cominciare dalla Manovra per “una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza“. Ma non solo. Quasi a rimarcare le necessarie divergenze (la citata discontinuità) dal passato esecutivo, Conte precisa immediatamente: “Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno, oggi davanti a voi, a curare le parole, ad adoperare un lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. La lingua del governo sarà una lingua mite, l'azione non si misura con l'arroganza delle parole“.

Sud e scuola

Molte sfide all'orizzonte dice il premier, “a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile”. E c'è la questione Sud e lavoro, che Conte cita quasi immediatamente: “La sfida sul piano interno è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse. Esse si concentrano soprattutto tra i giovani e le donne, particolarmente nel Mezzogiorno. Vogliamo offrire loro, come a tutti gli altri lavoratori, opportunità di lavoro, salari adeguati e condizioni di vita degne di un Paese civile, di un Paese che, fin dal 1948, ha sancito, nella propria Carta fondamentale, il diritto del lavoratore a un'esistenza libera e dignitosa”. Cambio di passo anche sul piano dell'istruzione: “Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Questo governo si adopererà per la cancellazione totale della retta degli asili nido a partire dal 2020-2021″.

Smart nation e infrastrutture

Governo giovane quello appena formato. Conte lo ricorda e, a tal proposito, precisa che la forza “che ci viene universalmente riconosciuta è un sistema industriale che fa incontrare la produzione di massa con la qualità del prodotto, questa spiccata potenzialità deve essere adeguatamente sfruttata: l'azione pubblica deve definire le regole del gioco e una visione di politica industriale aumentando gli investimenti pubblici”. Ecco perché “abbiamo creato un ministero dedicato all'Innovazione tecnologica e alla digitalizzazione che aiuti le imprese oltrechè la pubblica amministrazione per trasformare l'Italia in una vera e propria smart nation“. E, nel puntare sull'innovazione, non va dimenticata l'esigenza di un rinnovamento sul piano infrastrutturale. Il presidente ricorda il Ponte Morandi, “una tragedia che rimarrà una pagina indelebile nella nostra storia patria”, promettendo “la revisione della concessioni autostradali senza sconti”. E spiega: “La rivoluzione dell'innovazione non può realizzarsi senza un'adeguata rete di infrastrutture tradizionali dei trasporti, delle reti dei servizi pubblici essenziali, senza un'attenta politica di difesa del territorio e dell'ambiente. È necessario per questo ravvivare la dinamica degli investimenti, sia proseguendo nell'azione di supporto alle pubbliche amministrazioni sia nella definizione delle priorità fondamentali su cui concentrare nuove risorse”.

Ambiente e ricostruzione

Particolare insistenza sul tema dell'ambiente con il governo che, “nell'ottica di una prospettiva di un'azione riformatrice coraggiosa e innovativa“, avrà come “obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un 'green new deal', che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici”. Saliente anche il tema della ricostruzione delle zone terremotate, altra priorità di questo esecutivo: “Il mio primo impegno pubblico in Italia sarà proprio la visita ad alcuni Comuni colpiti dal sisma: incontrerò sindaci, rappresentanti delle istituzioni locali, semplici cittadini”.

Riforma fiscale e taglio dei parlamentari

Sul tema della riforma fiscale, Conte ribadisce la necessità di effettuarla in modo chiaro e trasparente, affinché “le tasse le paghino tutti ma meno“. E ribadisce che, come ulteriore priorità, ci sarà il taglio dei parlamentari, argomento che alza i decibel degli applausi dai banchi del Movimento 5 stelle: “Per quanto riguarda il tema delle riforme costituzionali, è nostra intenzione chiedere l'inserimento, nel primo calendario utile della camera dei deputati, del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari”. Ma puntualizza: “Questa riforma dovrà essere accompagnata da un percorso di garanzia costituzionale, per consentire a tutte le forze politiche di essere rappresentate in Parlamento”.

Europa

Importante anche il tema dei rapporti con l'Unione europea, ritenuto fondamentale nella prospettiva del nuovo governo che, con Bruxelles, intende tessere relazioni migliori di quanto fatto finora. Innanzitutto, secondo Conte si palesa la necessità di “migliorare il patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale”. E ancora: “Difendere l'interesse nazionale non significa abbandonarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici, ma mettere la propria Patria al di sopra di tutto e non farsi mai condizionare da pressioni di poteri economici e da indebite influenze esterne”.

 

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