Janet Yellen contro Donald Trump. La numero uno della Federal Reserve, in audizione al Congresso, si è schierata contro il neo eletto presidente statunitense prendendo le difese della Dodd-Frank act, la riforma finanziaria varata dal presidente uscente, Barack Obama, dopo la crisi del 2008. La riforma di Wall Street, ha affermato la Yellen, riduce la chance di una nuova crisi, “ha molti aspetti positivi” e non sarebbe per niente opportuno “portare indietro le lancette della regolamentazione finanziaria”.
La Yellen, inoltre, ha sottolineato che “si dovrebbe essere felici ora che il sistema finanziario è più sicuro e poggia su basi più solide”. La presidente della Fed ha così risposto a chi le chiedeva un commento sul fatto che il presidente Donald Trump ha più volte criticato la riforma e ha dichiarato che una volta entrato alla Casa Bianca si impegnerà per rivederne varie parti.
Inoltre, la Yellen ha dichiarato di non vedere circostanze per le quali ”non potrei servire l’intero mandato alla Fed. La mia intenzione è restare per i quattro anni del mandato”. Il suo impegno a restare segue le critiche che le sono state mosse dal presidente eletto che l’ha accusata di essere politicizzata, alimentando le indiscrezioni che in caso di una sua vittoria elettorale si sarebbe dimessa. La Fed è responsabile nei confronti del Congresso e ne è una creatura, ma le banche centrali andrebbero schermate dalla pressione politica, ha affermato ancora la Yellen, difendendo l’indipendenza della Fed.