Nel decreto che verrà fatto a metà aprile “inseriremo un fondo alla ricostruzione che sarà un fondo rilevante dell’ammontare di oltre un miliardo l’anno per i prossimi tre anni“. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine della riunione a Palazzo Chigi con i presidenti delle quattro regioni colpite dai terremoti in questi sette mesi, assieme al direttore della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e al commissario, Vasco Errani. “stiamo comunque lavorando per avere risorse più ingenti possibili – ha aggiunto il premier -. Le modalità con cui questo fondo sarà utilizzato saranno rese note dal governo ad aprile”.
Lo scopo del fondo
“Il fondo ci servirà a fare tre cose: misure per la ricostruzione nel cratere del terremoto, misure di sostegno al reddito, adottare misure per la sicurezza degli edifici anche oltre il cratere”. Infine, Gentiloni ha commentato: “Credo sia un modo per dare un messaggio di continuità alle popolazioni rispetto a un lavoro che va avanti dalla metà di agosto. Ma è anche il modo per raccogliere sollecitazioni e richieste che nel corso di queste settimane si erano manifestate”.
Il premier all’Ue: “Flessibilità possibile e necessaria”
“Il fondo per il terremoto non incide sull’indebitamento netto e farà parte di un decreto che ho volutamente definito correttivo ma anche di sostegno alla crescita, il Dec, perché sin dal primo momento il governo ha parlato di un’operazione non di depressione dei segnali di crescita ma di incoraggiamento – ha aggiunto Gentiloni -. “Dobbiamo essere certi che sui margini del patto di stabilità c’è una discussione in corso e non riguarda solo l’Italia. Andrà avanti nei prossimi mesi e noi vi parteciperemo perché la flessibilità non solo è possibile ma anche necessaria in un momento in cui la crescita va incoraggiata”.