Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha confermato oggi di ritenere il 20 dicembre come la data “più probabile” per le prossime elezioni politiche. Lo ha dichiarato in un’intervista alla tv privata Telecinco. Comunque prima di andare alle urne, come il premier ha spiegato, dovrà essere concluso l’iter parlamentare per l’approvazione del bilancio per lo stato per il 2016, previsto per la fine di ottobre. Quindi si procederà allo scioglimento delle camere dopo il quale, come previsto dalle leggi, dovrà passare un periodo di almeno 56 giorni prima delle votazioni.
Nel frattempo si avvicinano sempre di più le elezioni in Catalogna del 27 settembre 2015 e la situazione appare molto in certa, in quanto l’attuale presidente Artur Mas sta cercando di trasformare il voto in un referendum sull’indipendenza. Secondo gli ultimi sondaggi il vantaggio di Mas non sarebbe così alto da giustificare il progetto di secessione.
Il sondaggio di settembre de El Mundo vede davanti Junts pel Sí, la lista indipendentista di Mas e Junqueras che unisce CiU e ERC, con il 39,4%. Seconda forza (col 12,7%) Ciudadanos, il partito di Albert Rivera che quest’anno ha debuttato anche nella scena nazionale. In terza posizione Cat si que es pot, ovvero la lista che unisce Podemos e i Verdi catalani, al 12,4%. PSC, il partito socialista, è all’11,1% mentre i Popolari sono al 9,8%. Gli altri independentisti dello scacchiere, cioè gli anticapitalisti di CUP – Candidatura d’Unitat Popular, sono al 6,7%.