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Questione rifiuti e lotta al rovistaggio, la soluzione del Campidoglio: “Via i cassonetti dalle strade”

E’ un problema esclusivo delle periferie? O è una problematica ascrivibile anche alle strade del centro storico? A prescindere dalle zone e dai quartieri della città, a Roma, sostengono gli amministratori, la vera pietra dello scandalo non è tanto il rovistaggio nei secchioni della spazzatura: sono gli stessi cassonetti. E allora, dal Campidoglio, ecco arrivare l’ordinanza per portarli via, eliminando in un colpo solo i mucchi d’immondizia e le scene di senza fissa dimora che vanno a smuovere nei secchioni alla ricerca di oggetti scartati da riutilizzare in qualche modo. Una decisione di peso che, sicuramente, potrebbe rivelarsi più efficace delle semplici sanzioni, comunque il primo passo che dovrebbe essere effettuato dalla sindaca Raggi per tentare di limitare il fenomeno, molto diffuso nelle strade capitoline. L’obiettivo è arrivare alla rimozione totale dei contenitori su strada, come peraltro previsto dal piano rifiuti 2017-2021 che dovrebbe essere presentato dalla stessa Raggi.

Rifiuti e divieti

“La soluzione al fenomeno del rovistaggio – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari – è arrivare all’eliminazione dei cassonetti stradali. Costituiscono anche un problema di decoro: rimuoverli è uno degli obiettivi del piano sui materiali post consumo a cui stiamo lavorando. Per risolvere il problema dobbiamo accelerare la rimozione”. In attesa di questo passo, al quale comunque dovranno affiancarsi adeguate soluzioni alternative per il raccoglimento e lo smaltimento dei rifiuti (in una fase in cui, per ammissione della sindaca, “la differenziata non è ancora stata estesa in modo capillare”), le prime misure prevedono, come detto, la creazione di sanzioni ad hoc per chi è sorpreso nell’atto di rovistare fra i sacchi della spazzatura, tanto più se nel farlo imbratta il marciapiede circostante: “Nel nuovo regolamento di pulizia urbana – ha spiegato in Aula la prima cittadina -, che è in fase consultiva interna ma che quanto prima verrà sottoposto all’approvazione dell’organo deliberante, è stato elaborato un apposito articolo che prevede il divieto di tenere alcuni comportamenti, tra i quali il rovistaggio e il trasporto dei rifiuti anche tramite l’utilizzo di mezzi mobili, e che consentirà di avere un adeguato apparato sanzionatorio”.

Raccolta e degrado

Ovviamente, una più corretta gestione dei rifiuti eviterebbe o, quantomeno, limiterebbe anche le probabilità di incorrere in situazioni quali l’allestimento di banchi, attraverso i quali rivendere abusivamente la merce recuperata dai secchioni, come sottolineato dalla stessa Raggi: “C’è un’attività di contrasto dei mercatini abusivi molto attiva da parte della Polizia locale in particolare al mercato parallelo di Porta Portese Est, con ben 28 sequestri amministrativi solo a febbraio. E’ evidente che i blitz non servono se non sono seguiti da attività collaterali, che solo il presidio della zona e poi il fatto di risalire la filiera del commercio abusivo”. Quel che è certo, è lo scenario di degrado di alcune zone accresciuto anche dal sovraccarico dei rifiuti che, molte volte, stazionano per troppo tempo ai piedi degli appositi cassonetti, evidenziando un disagio non certo nuovo nella raccolta su strada (al di là del promesso potenziamento del porta a porta per il recupero della differenziata). E, in effetti, veder qualcuno frugare fra i sacchetti è solo una conseguenza delle tante portate, anche a livello salutistico, da questa situazione.

 

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