Il presidente dell’Equador Daniel Noboa ha firmato la dichiarazione di “conflitto armato interno” introducendo uno stato di emergenza per 60 giorni. Il presidente ha inoltre elencato la presenza sul territorio nazionale di 21 gruppi del crimine organizzato transnazionale, caratterizzati come “organizzazioni terroristiche e attori non statali belligeranti”. Da parte sua, l’Assemblea nazionale dell’Ecuador ha espresso il proprio sostegno alle Forze armate e di polizia del Paese.
Conflitto armato interno in Ecuador, Noboa indica 22 gruppi
Nel decreto firmato sulla dichiarazione di “conflitto armato interno” in Ecuador ad integrazione di quello con cui ha introdotto uno stato di emergenza per 60 giorni, il presidente Daniel Noboa ha elencato la presenza sul territorio nazionale di ben 21 gruppi del crimine organizzato transnazionale, caratterizzati come “organizzazioni terroristiche e attori non statali belligeranti”. L’articolo 3 del decreto dispone “l’immediata mobilitazione e intervento delle Forze Armate e della Polizia sul territorio ecuadoriano per garantirne la sovranità e l’integrità”. Alle forze dell’ordine l’articolo 4 del decreto ordina l’identificazione e la neutralizzazione dei seguenti gruppi: Aguilas, AguilarKiller, AK47, Dark Knights, ChoneKiller, Choneros, Corvicheros, Cuartel de las Feas, Cubanos, Fatales, Gánster, Kater Piler, Lagartos, Latin Kings, Lobos, Los p .27, Los Tiburones, Mafia 18, Mafia Trébol, Patrones, R7 e Tiguerones.
Ecuador, Parlamento sostiene le azioni di esercito e polizia
L’Assemblea nazionale dell’Ecuador ha espresso il suo sostegno alle Forze armate e di polizia del Paese, in seguito alla dichiarazione di “conflitto armato interno” del presidente Daniel Noboa, motivata dall’invasione di un gruppo armato in un canale televisivo a Guayaquil e da attacchi simultanei in diverse città, che hanno provocato almeno dieci morti e tre feriti.
In una dichiarazione pubblica, firmata dai rappresentanti di tutti i partiti, il Parlamento – che ieri era stato evacuato a causa dei disordini – ha precisato che il sostegno include l’adozione di indulti e/o amnistie nei casi necessari per garantire il lavoro degli addetti alla pubblica sicurezza. Il Congresso ha inoltre appoggiato l’azione del governo in materia di sicurezza per ripristinare la pace e l’ordine nel territorio nazionale, oltre a chiedere che i responsabili delle evasioni dal carcere siano individuati e puniti. I parlamentari hanno sottolineato che stanno lavorando in unità, indipendentemente dalle diverse correnti politiche e ideologiche che rappresentano. “La situazione attuale richiede collaborazione e coesione. Siamo impegnati ad affrontare questa sfida in modo responsabile e comune”, hanno sottolineato.
Fonte: Ansa