Mario Cuomo, il primo italo americano eletto governatore dello Stato di New York, è morto nella sua casa a Manatthan a causa di un infarto. E’ avvenuto poco dopo il giuramento del figlio Andrew per il secondo mandato consecutivo, durante il quale aveva ricordato che il padre non era presente proprio perchè “non stava bene”, già a novembre era stato ricoverato per problemi cardiaci.
“Stasera, New York ha perso un gigante. Mario Cuomo era un uomo di principio incrollabile che possedeva una compassione per l’umanità senza eguali” questo il tweet del sindaco della Grande Mela alla notizia della morte di Cuomo. Bill de Blasio ha ordinato che tutte le bandiere degli uffici del Comune di New York rimangano a mezz’asta in memoria del politico italo americano.
Nato nel Queens da una famiglia italiana originaria di Nocera, conseeguì nel 1953 una laurea in legge, dal 1983 al 1994 fu governatore di New York. Più volte rifiutò la proposta di proseguire la sua carriera alla Casa Bianca e di essere nominato giudice della Corte suprema per candidarsi ad un quarto mandato, ma venne sconfitto dal repubblicano George Pataki.
Marito di Matilda Raffa e padre di cinque figli, divenne un nome noto negli anni settanta quando cominciò a rappresentare legalmente alcuni cittadini residenti nella zona di Forest Hills che si opponevano alla costruzione di un massiccio complesso di edilizia popolare nel vicinato. Emerse con un discorso da vero oratore, tanto da ricevere i complimenti dall’allora presidente Ronald Reagan.
Barack Obama lo ricorda come un grande uomo da cui prendere esempio: “Nato da genitori immigrati, italiano cattolico dei Queens, Mario ha accompagnato la sua fede in Dio alla sua fede nell’America per vivere una vita di servizio pubblico. La sua storia – ha sottolineato – ci insegna che, come americani, siamo legati come un unico popolo e che il successo del nostro Paese dipende dal successo di tutti, non solo di pochi fortunati”
