A sorpresa qualche mese fa all’Angelus, l’annuncio di Papa Francesco di un prossimo viaggio a Sarajevo con la richiesta ai fedeli di preghiere per affinché questa visita potesse suscitare “fermenti di bene” e contribuire a consolidare la “fraternità” e la “pace”, il “dialogo inter-religioso” e l'”amicizia”. Oggi la notizia nel corso di una conferenza stampa, dall’arcivescovo di Sarajevo, il cardinal Vinko Puljic , che oltre cinquantamila fedeli, provenienti da tutta la Bosnia-Erzegovina e da altri paesi della regione, sono gli iscritti per partecipare alla messa che celebrerà il 6 giugno prossimo il Pontefice.
Le registrazioni, presso le parrocchie, continueranno fino al 20 maggio e lo stadio Kosevo della capitale bosniaca potrà accogliere fino a 70 mila persone. Il recente attentato contro il commissariato di polizia di Zvornik, nell’est della Bosnia, e gli scontri lo scorso fine settimana a Kumanovo, in Macedonia, hanno accresciuto l’ attenzione sull’aspetto sicurezza della visita del papa, ma il cardinale ha affermato che “non c’è motivo di aver paura a Sarajevo, per quello che sappiamo, sono molto soddisfatto, perché le cose sono sotto controllo”.
“Un incoraggiamento nella costruzione della pace che porterà energia positiva, sicurezza e fiducia in se’ stessi e nei propri vicini, per poter fare insieme qualcosa di positivo” – è il pensiero del prelato. L’ottavo viaggio internazionale del Pontefice argentino, il terzo in Europa dopo le visite a Tirana e alle istituzioni di Strasburgo, sarà suggellato dalla messa nello stadio cittadino e da cinque incontri all’insegna del motto “La pace sia con voi”. Alle 9 del 6 giugno è previsto l’arrivo allo scalo internazionale di Sarajevo, dove avverrà l’accoglienza ufficiale. Quindi il corteo si trasferirà al Palazzo presidenziale per la cerimonia di benvenuto nel piazzale antistante, la visita di cortesia alla Presidenza della Repubblica e l’incontro con le autorità, durante il quale Francesco pronuncerà il primo dei cinque discorsi in agenda.
Alle 11.00 il Papa celebrerà la messa nel campo sportivo di Kosevo con la comunità cattolica e i fedeli giunti da tutto il Paese. Nel pomeriggio, dopo l’incontro e il pranzo nella Nunziatura apostolica con i vescovi della Bosnia ed Erzegovina, Francesco parlerà in cattedrale al clero, ai religiosi e ai seminaristi, poi presiederà un incontro ecumenico e con i leader delle altre fedi religiose nel Centro internazionale studentesco francescano. Infine saluterà le nuove generazioni nel Centro diocesano giovanile “Giovanni Paolo II”, prima della cerimonia di congedo all’aeroporto e la partenza alle 20.00 per Roma-Ciampino.