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MIGRANTI: “FERMARE LA STRAGE SUBITO!” AL VIA LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE

In una settimana sono stati più di mille i morti in mare, tragedie preannunciate e per le quali non si è fatto abbastanza. Per questo motivo oggi in tutta Italia si svolgerà la giornata di mobilitazione nazionale per chiedere di fermare la strage nel Mediterraneo. All’indomani del naufragio che ha provocato la morte di 700 persone, associazioni, organizzazioni sindacali e Ong si uniscono in una sola voce per sollecitare un intervento urgente del governo e delle istituzioni europee.

Il fenomeno dei migranti è drasticamente aumentato nell’ultimo anno, in particolare a causa dei conflitti sempre più feroci nel Medio Oriente. Guerra che costringono milioni di persone a fuggire dalle proprie terre nella speranza di trovare una seconda possibilità di vita. Quello che in tutta Italia si vuole chiedere, attraverso le numerose iniziative che coinvolgeranno il Paese, è di poter aprire vie d’accesso legali e canali umanitari che si sostituiscano ai “viaggi della morte” in barconi affollati.

“Le priorità sono le operazioni di soccorso e il tentativo di recuperare i naufraghi” ha dichiarato Giovanni Salvi, il procuratore di Catania durante una conferenza stampa nella quale si è fatto il punto sulle indagini avviate in seguito all’ennesimo naufragio nel Mediterraneo. ”

“La raccolta delle informazioni, da parte del gruppo Sco della Polizia e della Squadra mobile di Catania, è iniziata sulla nave della Guardia costiera ferma a Malta – ha aggiunto il magistrato -. Sono 27 i sopravvissuti che saranno sentiti dalla polizia, oltre ad un cittadino bengalese ricoverato nell’ospedale catanese. Le prime dichiarazioni dei superstiti sono al vaglio degli inquirenti. Le informazioni più significative riguardano le modalità del viaggio: i migranti erano stipati nel peschereccio di 13 metri diviso in tre livelli. Alcune centinaia di migranti erano nella stiva, dove sono stati chiusi. Un altro centinaio al secondo livello e in coperta e nella parte superiore gli altri migranti”.

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