La Commissione europea ha il compito di garantire che tutti i paesi rispettino le regole del patto di stabilità e crescita. Come ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem in un’audizione al Parlamento europeo, l’esecutivo “deve capire che il rispetto del patto di stabilità e crescita è nelle sue mani”. Infatti, se i paesi pensano che ci siano differenze nell’applicazione delle regole, sorge “un probema di sfiducia fra di noi”. Il presidente dei 19 ministri delle Finanze dell’Eurozona, che fino a fine mese è anche presidente di turno dell’Ecofin a 28, è tornato a ribadire la sua posizione sulla flessibilità concessa da Bruxelles ad alcuni paesi.
“Sono stato esplicito perchè sono molto preoccupato – ha premesso – quando c’è un accordo bisogna che tutti lo rispettino. Sono contento della flessibilità, ma il ruolo della Commissione è cruciale, e molti paesi pensano che la flessibilità sia difficile da capire e da prevedere e a volte non obiettiva”. Citando il presidente della Bce Mario Draghi, che ha definito il patto “un’ancora di fiducia”, Dijsselbloem ha sottolineato che non ci si deve riferire solo alla fiducia dei mercati finanziari o degli osservatori esterni, ma anche “della fiducia fra paesi”.