“Non vogliamo e non possiamo dimenticare la passione e la sua vita orribilmente spezzata di Giulio Regeni”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani che ha organizzato per oggi e domani ad Assisi il Meeting nazionale delle Scuola per la pace, la fraternità e il dialogo, dedicata proprio alla memoria del giovane ricercatore ucciso in Egitto. Ricordare, secondo il capo dello Stato, “è un atto di pace che, sono convinto, aiuterà queste giornate di Assisi a produrre nuovi frutti”.
Il luoghi e lo spirito del comune umbro, che diede in natali a San Francesco ” scuotono le coscienze, ci interpellano sui valori autentici della vita e ci sollecitano a rompere quell’involucro di indifferenza nel quale talvolta si pensa di trincerarsi. La pace e la fraternità cominciano dai nostri comportamenti e ci sfidano a procedere con coerenza nel percorso della distensione, della cooperazione tra i popoli, della tutela dei diritti fondamentali, della giustizia, del rispetto dell’ambiente, della solidarietà sociale, del contrasto allo sfruttamento, alle violenze e alle guerre”.
Gli obiettivi del “grande impegno educativo” che la società è chiamata ad affrontare sono “agire nel concreto della nostra comunità e guardare lontano, pensare in grande” I giovani, ha aggiunto Mattarella, “non sono soltanto il nostro futuro, ma indicano fin d’ora la direzione in cui si stanno muovendo i nostro paese, la nostra Europa, il nostro mondo. La scuola ha un compito importantissimo, ma ciascuno – famiglie, formazioni sociali, associazioni, agenzie informative e culturali – deve fare la propria parte per non lasciare la scuola da sola nella missione educativa”.