Continua ad allargarsi l’epidemia di Mers in Corea del Sud, dove 14 nuovi casi sono stati registrati nelle ultime 24 ore. In totale ora i pazienti contagiati sono 122 e le vittime 9. Per precauzione oltre 3.400 persone sono state messe in quarantena e 2.700 scuole restano ancora chiuse. Sono questi i numeri della “sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus” che ogni giorno assumo proporzioni sempre maggiori. Ora, a tremare è anche Honk Kong, dove sembra che siano stati individuati due casi sospetti. Inoltre le autorità hanno emanato l’allerta rossa, sconsigliando alla popolazione di spostarsi in Corea del Sud se non è strettamente necessario.
Nessuna restrizione a viaggi o commerci o controlli all’ingresso, ma una maggiore sorveglianza e comunicazione di tutti i casi sospetti o confermati, e informazione ai viaggiatori: sono queste alcune delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanita’ (Oms) sulla sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers).
Ma l’epidemia ha scatenato paure e dubbi, per questo l’Oms – per rispondere alle domande di molti su questo nuovo virus – ha pubblicato sul suo sito una scheda in cui spiega che Mers e’ una malattia respiratoria virale, causata da un nuovo coronavirus identificato per la prima volta nel 2012 in Arabia Saudita. I coronavirus sono una grande famiglia di virus, che possono causare dal comune raffreddore alla Sars.
Finora sono 19 i paesi che hanno riportato casi di Mers: Giordania, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Francia, Germania, Grecia, Italia, Regno Unito, Tunisia, Egitto, Cina, Malesia, Corea del Sud, Filippine e Usa. I sintomi tipici sono febbre, tosse e fiato corto, diarrea, spesso accompagnati da polmonite. Le forme gravi possono dare problemi respiratori che necessitano di ventilazione meccanica e ricovero in unità di cure intensive.