Oggi il cardinal Luis Antonio Tagle di Manila ha tenuto il discorso conclusivo al Simposio internazionale di AsiaNews dal titolo: “La missione in Asia: da Giovanni Paolo II a Papa Francesco”. “La Chiesa in Asia – afferma Tagle – potrebbe sempre rimanere un piccolo gregge, ma essa ha numerosi martiri, la maggior parte di loro, senza nome. Essa è proprio una Chiesa dei senza nome, ma che ha professato e continua a professare il Nome che è al di sopra di ogni nome, Gesù Cristo”.
La missione è quella di creare una “piccola Chiesa” che deve diffondere una “grande” testimonianza di fede e a riguardo il cardinale ha ribadito che: ” Noi in Asia siamo abituati ad essere un piccolo gregge. Ma i numeri non sempre determinano la vitalità della Chiesa nella vita e nella missione. Nella sua piccolezza, una comunità rimane sempre Chiesa, la presenza del popolo di Dio. La gioia missionaria può essere sperimentata anche in una situazione di umile minoranza. Vi è una forza inspiegabile proveniente dalla fede, che scorre dinamica nella debolezza e nella sofferenza”.
Parlando del suo paese, le Filippine, Tagle ha ricordato che “la nostra nazione è colpita ogni anno in media da 20 tifoni, per non parlare dei frequenti terremoti, delle eruzioni vulcaniche e dell’enorme corruzione: non fa meraviglia perciò che lì esistano milioni di poveri brulicanti”. Il messaggio che si vuole diffondere è che i poveri non sono soltanto degli assistiti ma anche dei “grandi maestri della fede con storie di speranza e coraggio”.