Monitoraggio in corso su molti alberi ad alto fusto della Capitale, inclusi quelli presenti nelle ville storiche del Centro storico, per un totale di 82 mila piante: le squadre delle ditte appaltatrici (al lavoro per un anno), hanno iniziato i lavori preliminari già da luglio scorso, accorpando via via i vari municipi di Roma fino ad arrivare, a oggi, a Villa Borghese e alle circoscrizioni VII e VIII. Monitorate (con annesso pronto intervento h24) anche Villa Ada e Villa Glori. Un bando europeo del valore complessivo di 3 milioni di euro (con lavori relativi a nove lotti) che, almeno in parte, dovrebbe aiutare la città di Roma a tamponare le ferite di uno dei suoi principali talloni d’Achille, ossia la manutenzione del verde pubblico.
Programmi d’intervento
“Per ogni albero di alto fusto – ha detto l’assessore all’Ambiente di Roma, Pinuccia Montanari – viene compilata una scheda che riporta le coordinate Gps, una serie di misurazioni biometriche e il risultato dell’analisi di un agronomo sullo stato di salute della pianta. Nel momento in cui l’albero viene censito e monitorato, vengono individuati gli interventi da realizzare e viene indicata la loro urgenza”. Un occhio speciale alle piante maggiormente danneggiate, in molti casi pericolose per il rischio dell’improvviso crollo dell’intero fusto (come più volte accaduto quest’anno e come probabile in caso di forti piogge) o di rami ugualmente molto pesanti: “In caso di rami o alberi pericolanti – ha spiegato -, si interviene subito con potature mirate o abbattimenti. Negli altri casi, si potranno programmare gli interventi di manutenzione per mantenere l’albero in condizioni di sicurezza e buona salute”.
Alberi in sicurezza
Un monitoraggio necessario, specie per una città estremamente ricca di vegetazione urbana, anche ad altissimo fusto. Non poche perplessità, infatti, hanno da sempre destato i pini domestici, una sorta di simbolo della Capitale ma, allo stesso tempo, motivo di preoccupazione per i cittadini. Spesso, infatti, il logoramento dell’asfalto dovuto alla presenza di radici estremamente superficiali (caratteristica del sempreverde romano) porta a collassi improvvisi, con serio rischio di incidenti. Un disagio che, molto spesso, ha fatto coppia con il problema dell’incuria: “Grazie a questa campagna di manutenzione del tutto innovativa – garantisce l’assessore – ogni albero sarà individuato con grande precisione e il Servizio giardini di Roma Capitale potrà avere una mappatura completa di 82 mila alberi di alto fusto sui quali potrà programmare gli interventi necessari garantendo la sicurezza dei cittadini ma anche economicità e efficienza del servizio. Dopo decenni di incuria, Roma ha finalmente programmazione e operatività per la cura del suo immenso patrimonio arboreo”. Sperando che tale intervento possa realmente garantire la sicurezza necessaria alla convivenza fra cittadini e alberi di così grandi dimensioni.