“C’è in Italia un progressivo lento miglioramento” ha detto nel corso della conferenza stampa del venerdì pomeriggio il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro “e ciò caratterizza anche altri Stati europei, anche se in alcuni la circolazione del virus è forte, ma l’Italia ha una circolazione del virus tra i più contenuti in Europa e siamo in una fase di decrescita dei casi, in tutte le fasce di età”.
Brusaferro
Il presidente dell’Iss ha illustrato che “l’età mediana di chi si infetta è di 40 anni” e che “in tutte le fasce di età il numero di nuovi casi è lentamente in decrescita”. Brusaferro ha poi aggiunto che “sono ancora in crescita le persone tra 20 e 29 anni che si vaccinano” e “rimangono fasce sopra i 50 anni che stanno migliorando la copertura, ma ancora milioni di persone non hanno iniziato o completato il ciclo vaccinale“. “Il completamento del ciclo è estremamente protettivo rispetto al rischio di decesso e ospedalizzazione”, ha sottolineato il presidente dell’Iss.
Rezza
“Sicuramente l’Italia è tra i paesi che hanno le coperture più elevate. Il combinato tra vaccinazione e comportamenti prudenti sta premiando il nostro Paese”, ha detto in conferenza stampa il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute Gianni Rezza. “Le note positive vengono ancora dalla campagna vaccinale con oltre 70mila prime dosi fatte ieri e quindi siamo a una copertura che supera l’85% per le prime dosi e l’81% per il ciclo completo”, ha aggiunto.
Rezza ha poi affrontato il tema dell’influenza, chiarendo che “lo scorso anno l’influenza non ha raggiunto la soglia dell’epidemia stagionale per effetti dei lockdown e delle misure prese”. Mentre “quest’anno invece assistiamo già alla circolazione di virus respiratori e questo potrebbe preludere ad una stagione più attiva per i virus influenzali”. L’invito del direttore generale “alla vaccinazione contro l’influenza resta particolarmente valido, soprattutto per gli over60, i fragili con patologie e le donne in gravidanza”.