L’identità dell’autore dell’attacco di Capodanno al Reina di Istanbul è stata accertata. E’ quanto ha reso noto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, intervistato dall’agenzia Anadolu. Questa volta le autorità del Paese sarebbero sicure di aver identificato l’uomo giusto, dopo che nella giornata di ieri è stato interrogato e poi scagionato Iakhe Mashrapov, un 28enne con il passaporto del Kirghizistan molto somigliante con l’attentatore di Istanbul, ma completamente estraneo alla strage nella discoteca nella quale hanno perso la vita 39 persone.
Ancora arresti a Smirne
Nel frattempo, l’antiterrorismo turco ha fermato almeno 27 persone sospettate di avere legami con il killer di Capodanno. A riportarlo è l’agenzia Dogan, specificando che l’operazione è stata condotta nella provincia di Smirne. Sarebbero finite in manette anche tre famiglie straniere che sarebbero state in contatto con l’attentatore. I nuclei familiari erano fuggite verso la provincia egea dopo l’attacco alla nightclub Reina e risultavano ricercate. Dopo questi ultimi arresti, le persone fermate per sospetti legami con il killer salgono così a 43.
L’attacco
L’attacco è avvenuto verso l’1:30 ora locale, le 23:30 in Italia. Sul numero degli assalitori, ancora non c’è certezza: solo uno, secondo fonti ufficiali; fino a tre, secondo testimoni e media locali. E il ministero dell’Interno turco afferma che l’assalitore è ancora in fuga. Il locale preso di mira è il ‘Reina’: un rinomato nightclub sulle rive del Bosforo posto nel quartiere di Ortakoy nel distretto di Besiktas, parte europea di Istanbul. Al momento dell’attacco, nel night ci sarebbero state tra le 500 e le 600 persone. L’attentatore avrebbeprima ucciso un poliziotto e una guardia giurata all’ingresso, per poi entrare nel locale e iniziare a sparare a caso sulla folla. Molti si sarebbero perfino gettati nelle acque gelide dello stretto per sfuggire alla morte. Gli investigatori che hanno ricostruito la dinamica dell’attacco parlano dell’esplosione di un numero di colpi tra 120 e 180.
Un gruppo di italiani scampati alla strage
C’era anche un gruppo di italiani nella discoteca “Reina”di Istanbul, teatro della strage di Capodanno. Si sono salvati buttandosi a terra e schivando i colpi che il killer sparava a bruciapelo, riuscendo a cavarsela solo con qualche escoriazione. Si tratta di tre modenesi, un palermitano ed una ragazza bresciana, quest’ultima rimasta lievemente ferita al volto, in Turchia per lavoro e che ieri avevano deciso di trascorrere la notte di San Silvestro nel noto e affascinante locale sul Bosforo con le altre centinaia di persone presenti nel nightclub quando l’attentatore è entrato in azione. Molti dei feriti – un settantina oltre al tragico bilancio di 39 morti – si sarebbero fatti male proprio a causa della calca, continua il racconto dei cinque sopravvissuti, secondo quanto rivelato a Trc-Telemodena.