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Coronavirus, in Usa oltre 2 milioni e mezzo di contagi, al via un nuovo lockdown

Per cercare di contenere la diffusione del virus, Los Angeles e altre 6 contee della California chiudono i bar di nuovo. Misure restrittive in 12 Stati

Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito al mondo dalla pandemia di coronavirus in termini assoluti. I casi di contagio sono ormai oltre 2 milioni e mezzo. Nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 288 morti, portando il totale dei decessi a quota 125.768. Lo riportano i dati della Johns Hopkins University. Dei decessi totali, ben 31.497 sono avvenuti a New York, dove la prossima edizione della maratona cittadina – la più grande al mondo – è stata annullata: quest’anno sarebbe stata la sua cinquantesima edizione.

Nuovo lockdown

Per cercare di contenere la diffusione del virus, Los Angeles e altre 6 contee della California chiudono di nuovo: Los Angeles ha infatti deciso la chiusura dei bar. Stessa misura in altre sei città californiane, compresa Fresno. Lo ha annunciato il governatore Gavin Newsom. La riapertura dei bar californiani era stata decisa il 12 giugno scorso. Anche altre aree del Paese introducono misure restrittive. Nello specifico, la nuova ondata di contagi ha costretto Arizona, Arkansas, Delaware, Florida, Idaho, Louisiana, Maine, Nevada, New Mexico, North Carolina, Texas e Washington a rivedere le proprie strategie di de-confinamento. Il segretario di Stato allo Salute, Alex Azar, avverte che il tempo rimasto per contenere la diffusione del Covid è poco: “La finestra si sta chiudendo”, dice riferendosi al tempo rimasto per rispondere adeguatamente all’epidemia. E chiede alle persone di agire responsabilmente, rispettando il distanziamento sociale e indossando le mascherine.

Spari tra la folla

Proseguono in varie parti d’America le manifestazioni di protesta anti razziste innescate dalla morte di George Floyd. Nel corso di una manifestazione contro il razzismo organizzata dal movimento “Black Lives Matter” a Louisville, nel Kentucky, un uomo bianco ha però aperto il fuoco uccidendo un manifestante e ferendone un altro. Il gruppo si riunisce in un parco in centro città ormai da diverse settimane in seguito alla morte di Breonna Taylor, 26enne afroamericana uccisa lo scorso marzo da agenti in borghese mentre dormiva nel suo appartamento. Gli agenti della polizia hanno provato a soccorrere l’uomo colpito ma inutilmente. Su Twitter il dipartimento di polizia ha scritto una nota. “Verso le 21:00 – si legge – è arrivata la notizia di alcuni spari a Jefferson Square Park. Personale del dipartimento dello sceriffo si sono recati sul posto e hanno soccorso un uomo che però è morto sul posto. Poco tempo dopo, abbiamo ricevuto la notizia di un’altra vittima di sparatorie nella Hall of Justice. Quella persona è stata portata all’ospedale universitario con lesioni non mortali. Il parco rimarrà chiuso per le prossime ore”.

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