Il matrimonio si sa, è un momento indimenticabile e per la donna soprattutto è l’occasione per sentirsi principessa per un giorno. A Baghdad però il grande giorno delle nozze non è stato poi così intimo per 250 coppie che hanno partecipato ad una celebrazione di massa. Si tratta dei combattenti della Mobilitazione popolare, le milizie sciite coinvolte nella lotta contro lo Stato islamico che anche nel giorno del loro matrimonio hanno sfoggiato le uniformi militari in segno di orgoglio per il loro servizio di difesa contro l’avanzata del Califfato. Non sono mancate alcune sposine con abito mimetico e velo bianco pronte a sostenere i propri mariti e a sottolineare la determinazione di questi giovani a sconfiggere i jihadisti dell’Isis.
Il direttore della cooperazione internazionale del ministero della Gioventù e dello Sport, Akram Naeem, ha detto che le autorità hanno coperto le spese del matrimonio, pari a circa un milione di dollari offrendo a ciascuna coppia una camera da letto, un televisore e un frigorifero.
A dare inizio alla cerimonia un solenne inno nazionale e un minuto di silenzio in memoria dei combattenti caduti. Durante il rito poi sono stati intonati canti, lette poesie della milizia irachena, così come è stato esibito uno striscione dallo slogan “verso la felicità” con un disegno raffigurante un giovane guerriero della Mobilitazione popolare mentre si dirige verso la sua sposa.