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Il Natale solidale: le confetture di “Nonna Marina”, manufatti di libertà

Il "Gusto del bene" è il progetto della Fondazione Santo Versace che sostiene l'Associazione Ets Pace in Terra di don Aldo Buonaiuto che, in collaborazione con l'Università delle Marche, ha realizzato un laboratorio artigianale

Un vasetto di marmellata contiene un mondo di libertà e di rinascita. Sentimenti che nel Santo Natale vengono ancor più riconosciuti celebrando la nascita di Gesù. Queste giornate rappresentano, quindi, la vera fonte di speranza e di rinascita per i più fragili della Terra. Le confetture e i succhi di “Nonna Marina” rientrano nel sogno di questa nuova vita a favore delle giovani donne vittime di tratta accolte nella Comunità Papa Giovanni XXXIII, fondata dal Servo di Dio don Oreste Benzi, ed impegnate per questi “manufatti di libertà”.

Foto © In Terris

Fondazione Santo Versace

Grazie alla Fondazione Santo Versace, fondata dai coniugi Francesca De Stefano e Santo Versace, e attraverso la collaborazione solidale con l’Università Politecnica delle Marche, nella persona del Magnifico Rettore Gianluca Gregori, è stato possibile realizzare il sogno di un laboratorio artigianale per le giovani uscite dal terribile inferno della tratta. Il sostegno concreto di Francesca e Santo Versace ha acceso quella luce in fondo al tunnel delle tante sofferenze subite da queste vittime che ora ritrovano fiducia, vicinanza e solidarietà. La Fondazione Santo Versace è l’espressione della volontà dei fondatori di sostenere i più fragili. Rappresenta per Santo Versace e Francesca De Stefano Versace un progetto di vita nato dall’amore che li lega e dal desiderio che viva per sempre. La Fondazione si propone di aiutare le persone socialmente più svantaggiate e in difficoltà, attraverso l’erogazione di denaro, beni e servizi, sostenendo e promuovendo gli interventi ed i progetti di enti non profit che si occupano di empowerment femminile, inclusione  sociale, contrasto alla povertà, educazione e formazione.

Foto © In Terris

Chi è “Nonna Marina”

Nonna Marina è la corresponsabile della Casa Famiglia Rifugio della Comunità Papa Giovanni XXIII. Lei ha lasciato le comodità della propria casa, per mettersi in gioco ogni giorno e diventare la mamma di queste ragazze che, con molto coraggio, scelgono di essere aiutate e scappare dai loro aguzzini. Condivide con loro quotidianamente, sia le gioie sia i dolori, aiutando quelle che considera delle vere e proprie figlie a ritrovare serenità e pace, donando loro quell’affetto sincero di cui hanno tanto bisogno.

Foto © In Terris

Senza lavoro non c’è dignità

In un mondo che si confronta sempre di più con le sfide sociali e ambientali scegliere di fare regali in modo consapevole può rappresentare un primo passo verso una società più equa e dove non ci siano ingiustizie. “Quello che ti dà dignità è guadagnare il pane, e se noi non diamo alla nostra gente, ai nostri uomini e alle nostre donne, la capacità di guadagnare il pane, questa è un’ingiustizia sociale in quel posto, in quella nazione, in quel continente”, ha detto Papa Francesco in un’udienza generale dedicata a San Giuseppe.

Foto © In Terris

Dal buio alla speranza

Sono molte le persone a cui oggi viene negata la possibilità di “guadagnare il pane”, come Glory (nome di fantasia) che è arrivata in Europa dalla Nigeria con un sogno: poter lavorare per garantire un futuro alla sua famiglia. Sogno che si è brutalmente infranto contro il muro innalzato dalla crudeltà dei suoi aguzzini che, dietro torture e minacce, l’hanno obbligata a prostituirsi. Umiliata e privata della sua dignità, ha trovato il coraggio per ribellarsi e fuggire e, dopo mille peripezie, è stata accolta in una struttura protetta della Comunità Papa Giovanni XXIII. Glory è stata accompagnata, passo dopo passo, in un percorso di rinascita ed ora, grazie al progetto della Pace in Terra Ets, fondata da don Aldo Buonaiuto – sacerdote impegnato nel sociale accanto alle persone più emarginate -, ha potuto realizzare il suo sogno: un lavoro dignitoso.

Foto © In Terris

Manufatti di libertà

Glory, insieme agli operatori e ad altre donne vittime di violenza e della tratta, realizza le confetture e i nettari di “Nonna Marina”. La Pace in Terra Ets ha potuto dar vita a questo laboratorio artigianale grazie al contributo dell’Università Politecnica delle Marche, che ha donato i macchinari, e al sostegno della Fondazione Santo Versace.

Foto © In Terris

Il Natale solidale

Tra un acquisto e l’altro in vista di Natale, è importante scegliere di fare regali in maniera consapevole. Acquistando le confetture e i nettari di “Nonna Marina” si sosterranno le attività del laboratorio artigianale e, la vostra solidarietà, contribuirà a ridare speranza e gioia a chi ha tanto sofferto. Madre Tersa di Calcutta diceva: “Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.

Foto © In Terris

Come ordinare le confetture e i nettari di “Nonna Marina”

Per chi volesse acquistare le confetture e i nettari di “Nonna Marina” può contattare il 338.1518783 oppure inviare una mail a laboratorio@paceinterra.org. 

Per contribuire alla raccolta fondi per sostenere il progetto del laboratorio artigiale:

Intestazione: Associazione Pace in Terra Ets
Banca: Intesa San Paolo
Iban: IT16S0306909606100000149759
Causale: Marmellate Solidali

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