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Ecco perché oggi viene chiamato “Lunedì dell’Angelo”

Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina…” inizia così questa breve e bella preghiera che si insegna ai bambini. L’Angelo, gli Angeli, sono una realtà presente nella vita di ogni uomo, non solo qualcosa per i bambini.

La fede ci insegna che ognuno di noi ha un Angelo, che ci sostiene nel cammino della vita, indicandoci la via di Dio; tanti santi lo pregavano, ne sentivano la presenza, vi dialogavano. Santa Francesca Romana ebbe la grazia mistica di averlo per oltre 10 anni visibile, ed è per questo che viene rappresentata sempre con un bambino accanto con le ali, il suo Angelo custode appunto. San Josemaria Escrivà de Balaguer pregava l’Angelo custode di coloro che venivano a lui per la direzione spirituale o la confessione, perché lo aiutasse a condurre al bene quella persona.

E’ un Angelo che annuncia alle donne che erano andate alla tomba: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto.

Angelo infatti significa “Annunciatore”; ecco perché oggi viene chiamato “lunedì dell’Angelo”. Oltre l’Angelo che ci sussurra le parole di Dio, anche noi siamo chiamati ad essere angeli, annunciando la Salvezza ai nostri fratelli, con parole di speranza e di conforto, testimoniando con la nostra vita che Cristo ci ama ed è venuto per donarci la vita vera.

Cristo è Risorto! Nulla è più come prima, il destino dell’uomo è cambiato, tutto quello che sembrava perso è ora rischiarato dalla luce della tomba vuota, dove al posto di un corpo morto, si trovano soltanto delle bende arrotolate.

Tutti noi, come Maria di Magdala e Salomè, oggi riceviamo dal nostro Angelo questo annuncio, e siamo inviati come le donne a portarlo ai nostri fratelli:Cristo è risorto! Di che avete paura?”. 

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