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Morto in stage: Mattarella visita la scuola di Lorenzo Parelli

Mattarella ha incontrato i genitori e la sorella di Lorenzo Parelli, il 18enne morto in uno stage nell'ambito di un percorso duale scuola-lavoro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Udine alle 11:20 di questa mattina in visita all’Istituto salesiano Bearzi, la scuola frequentata da Lorenzo Parelli, lo studente di Morsano di Castions di Strada, morto a 18 anni, il 21 gennaio, a causa di un incidente alla Burimec di Pavia di Udine, l’ultimo giorno di un percorso duale tra scuola e lavoro. Il ragazzo fu colpito da una barra d’acciaio. All’esterno dell’istituto è stato affisso uno striscione con su scritto “Benvenuto Presidente”. Nel cortile della scuola centinaia di studenti, schierati in due ali, sventolano tricolori e cantano salutando il presidente.

Ad accogliere Mattarella, tra gli altri, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, autorità locali, i responsabili dell’istituto, l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato. La visita del Presidente è trasmessa in diretta streamig dalla Rai.

“Complimenti, è tutto molto complesso, occorre dimestichezza e padronanza”. Così si è espresso il Presidente Sergio Mattarella con i ragazzi che gli mostravano nelle varie officine, il tipo di lavoro che studiavano, tra fresatrici, torni, autoveicoli dai cofani aperti. Il Capo dello Stato ha raggiunto il centro professionale salutato festosamente da decine e decine di bambini in grembiulino bianco che sventolavano tricolori e intonavano canzoni. Poi si è trattenuto con gli studenti che gli hanno illustrato i singoli reparti e il funzionamento di vari tipi di macchine professionali. Un giovane ha messo in funzione una apparecchiatura che ha intagliato una lamina di metallo in modo da formare un volto e sotto una scritta, e l’ha donata al Presidente, che ha commentato “è perfetta”. Il Capo dello Stato si è poi fermato per qualche istante anche con un ragazzo che era compagno di Lorenzo. Infine si è lasciato fotografare in compagnia dei ragazzi ed è entrato nella palestra per l’intervento. 

Mattarella incontra genitori Lorenzo Parelli

Il presidente Mattarella ha incontrato i genitori e la sorella di Lorenzo Parelli, il 18enne morto in uno stage nell’ambito di un percorso duale scuola-lavoro. L’incontro, riservato, si è tenuto in una stanza dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine, frequentato da Lorenzo, e, a quanto si apprende da Ansa, è durato una quindicina di minuti. Mattarella ha inoltre visitato alcuni laboratori dell’Istituto e ha successivamente raggiunto la palestra, dove è iniziata una cerimonia con gli studenti e autorità.

Sindaco di Udine Fontanini: “Servono più norme a tutela”

“Penso che anche oggi da qui parta un messaggio importante: un messaggio di attenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro che è fondamentale. Quindi questi episodi speriamo non si ripetano mai più. Ci vogliono più attenzione e sicurezza, più norme per tutelare i lavoratori”. Lo ha detto il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, arrivando all’Istituto salesiano Bearzi. “Questo istituto è importantissimo – ha aggiunto – uno dei migliori istituti professionali che abbiamo in città e in Friuli. Ha formato generazioni di lavoratori. L’incidente che è accaduto a questo ragazzo non può inficiare l’opera formativa che sta facendo il Bearzi. Questo fatto gravissimo che è accaduto ci deve interrogare sulla sicurezza e la tutela dei lavoratori ma anche degli studenti che fanno stage aziendali”. Oggi, ha concluso, “un pensiero va alla famiglia che ha subito il grave lutto. Penso che abbiano già maturato una riflessione per superare il momento difficile e l’incontro con il Presidente della Repubblica li aiuta a superare questo momento molto doloroso”.

Fedriga: “Impegno sicurezza non venga mai meno”

“Grazie al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo personale interessamento. Colgo l’occasione per rinnovare alla famiglia il cordoglio, siamo consapevoli di essere davanti a una tragedia incolmabile, la presenza oggi del Capo dello Stato è un monito affinché questo impegno non venga mai meno, grazie presidente per richiamarci a questa responsabilità, che deve essere di tutti, soltanto insieme possiamo dare risposte”. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, durante una cerimonia all’istituto salesiano Bearzi, riportato da Ansa. “Dobbiamo rafforzare la formazione – ha aggiunto – e quindi la prevenzione. Solo la competenza e la consapevolezza possono tutelare chi, come Lorenzo, non stava lavorando, ma si stava formando. Forse in questo episodio è mancata la centralità dello studente, dunque la prima cosa è riportare le persone al centro dei percorsi formativi”.

Vescovo Mazzocato: “Tragedia pesante, Mattarella vicino”

“Questa visita del presidente della Repubblica ha un alto significato sia per l’aspetto umano di vicinanza a una tragedia pesantissima per la famiglia, per il Bearzi che è stato colpito, per tutto il territorio e la comunità di Castions di Strada, sia anche un segno di sostegno alle realtà educative di cui i salesiani e il Bearzi sono rappresentanti di altissima qualità”, ha detto oggi l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.

“Al di là di ogni polemica – ha continuato il presule – secondo me questa visita è un segno di attenzione allo sforzo educativo che si fa qui e in altri istituti”. L’arcivescovo, commentando l’imminente incontro con i genitori di Lorenzo, ha detto “non li ho mai incontrati, questa mattina sarà l’occasione, ma da quanto ho potuto apprendere, hanno reagito con molta fede, la fede li ha sostenuti mantenendo una serenità nel dolore, e questa è la forza della fede”.

Il discorso di Mattarella

“Sono qui anzitutto per esprimere la mia vicinanza e la mia partecipazione all’immenso, insanabile dolore dei genitori, della sorella, degli amici e compagni di Lorenzo Parelli. È una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a cominciare dalla quella scolastica”, ha esordito Mattarella.

“La natura del percorso formativo di Lorenzo Parelli lo aveva portato in azienda. Ma è accaduto ciò che non può accadere, ciò che non deve accadere. La morte di un ragazzo, di un giovane uomo, con il dolore lancinante e incancellabile che l’accompagna è qui a interrogarci affinché non si debbano più piangere morti assurde sul lavoro“.

“Quest’anno anticipiamo qui la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale o astratta ma di un’occasione di richiamo e riflessione alle condizioni del diritto costituzionale al lavoro”, ha proseguito il Capo di Stato.

“Nel momento in cui la ripresa sembrava avviata, anche con ritmi maggiori rispetto a molte delle previsioni, è intervenuta una guerra insensata, provocata dall’aggressione militare russa contro il popolo ucraino, che va sostenuto nella sua resistenza”, ha concluso il Presidente, prima di lasciare l’istituto di Udine.

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