Dopo ore di assedio, le forze speciali maliane e statunitensi hanno sferrato prima un blitz, poi un secondo assalto e hanno liberato le persone ancora tenute in ostaggio al Radisson Blu Hotel di Bamako, capitale del Mali. Le vittime accertate darebbero 27. L’attentato è stato rivendicato dal Maghreb Islamico (Aqim) e da Al-Morabitun.
L’attacco è cominciato intorno alle 07:00 di mattina. Gli assalitori sono arrivati a bordo di un’auto immatricolata con targa diplomatica: sparavano colpi di arma da fuoco e urlavano Allah Akbar, ha raccontato un testimone. Sekouba Bambino Diabate, un cantante guineiano rimasto intrappolato e che e’ riuscito a liberarsi, ha raccontato di aver sentito i terroristi parlare tra di loro in inglese. Secondo al-Jazira, jihadisti sono uomini di Ansar Dine; la sicurezza maliana, ha invece chiamato in causa il gruppo militante al-Mourabitoun, legato al Al Qaeda. Le autorita’ francesi hanno chiesto ai loro connazionali in citta’ di non uscire dalle case e hanno chiuso tanto la scuola che il liceo francese della capitale. Tutto il settore settentrionale del Mali fu occupato da milizie jihadiste, alcune con legami ad al-Qaeda, per gran parte del 2012. Molti gruppi jihadisti furono snidati grazie a un’operazione militare internazionale su iniziativa francese, lanciata nel gennaio 2013 e che e’ ancora in corso. Ma alcune zone del Paese rimangono ancora fuori dal controllo delle forze maliane straniere. E se fino a qualche tempo fa gli attacchi jihadisti erano rimasti concentrati nel nord, dall’inizio del 2015 si sono estesi al centro e, da giugno, al sud del Paese.
(notizia in aggiornamento)