Su Sky tg 24, il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi ha reso noto che: “Le lezioni in presenza stanno riprendendo in tutte le università. Alcune hanno iniziato, la maggior parte riprende lunedì prossimo; c’è un modello misto che prevede una occupazione delle aule al 50% e in contemporanea la didattica a distanza per raggiungere i fuorisede e gli stranieri, ma anche coloro che non sono in grado di seguire le lezioni per vari motivi. Si è cercato di privilegiare le matricole hanno bisogno di una guida più robusta, ma stiamo cercando di garantire il massimo della sicurezza convivendo con la pandemia. Abbiamo imposto l’uso della mascherina anche durante le lezioni: è un fastidio ma i numeri nelle aule sono importanti. Tutte le aule sono state cablate per garantire un servizio di qualità”.
E poi aggiunto che: “I numeri del passato ci facevano temere una contrazione degli iscritti all’università ma l’intervento dello Stato – quasi la metà degli studenti non paga tasse o paga un minimo – ha fatto sì che i dati dicono che la riduzione delle immatricolazioni e degli iscritti non c’è. Il dato consolidato lo avremo però in ottobre. È un motivo di soddisfazione, è il modo migliore per avere speranza e guardare al futuro“.
Concludendo, ha precisato: “Le Regioni hanno scelto di aprire le discoteche in estate ma il risultato non è stato all’altezza e testimonia che la guardia non va abbassata. Da settembre tutti gli esami saranno in presenza ma tanti studenti chiedono di poter fare esami a distanza, molti stanno utilizzando la modalità mista in cui l’allievo può scegliere come fare l’esame. Le Università hanno aperto le aule studio e le biblioteche, tutto quello che si può fare per garantire la continuità didattica è stato fatto”.
La mozione di sfiducia della Lega
La Lega ha presentato al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. È possibile leggere nel documento: “La disastrosa gestione della scuola del Ministro Azzolina sta tenendo in tensione famiglie, studenti e personale, un Ministro che ha perso molti mesi preziosi in chiacchiere, senza fornire alcuna certezza sul proprio destino a 8 milioni di studenti. Il Governo non ha alibi e l’incapacità di chi lo rappresenta pesa ormai irrimediabilmente sulla vita e sulla formazione dei nostri ragazzi. Servono risposte immediate, non c’è più tempo e senza ripartenza in sicurezza della scuola non riparte l’intero Paese”.