La legge Fornero resta dove è. La Consulta, nella Camera di Consiglio di oggi, ha infatti dichiarato inammissibile la richiesta di referendum per la cancellazione della riforma del lavoro varata dal governo Monti a inizio 2012. “La Corte costituzionale, – si legge in una nota del giudice delle leggi – ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum relativa all’articolo 24 (Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici)”, la cosiddetta legge Fornero, appunto, “convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive”. “La sentenza – conclude il comunicato – sarà depositata entro i termini previsti dalla legge”.
“Con questa decisione hanno tolto il diritto agli italiani di decidere del proprio futuro – ha detto ad Affari Italiani il capogruppo al Senato della Lega Nord, Gian Marco Centinaio – Questo diritto era già stato sottratto agli italiani con la Legge Fornero, più di 500mila persone hanno firmato per tenere il referendum abrogativo e ancora una volta lo Stato italiano e soprattutto la burocrazia hanno deciso che i cittadini non contano niente. Questa e’ una scelta da regime autoritario e dittatoriale. E’ una scelta politica, mentre Renzi toglie il diritto di voto per il Senato e per le province la Consulta nega il voto anche per i referendum. In Italia c’è sempre meno democrazia”.